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Cuba denuncia nella ONU
l’ipocrisia nella non proliferazione di armi
Waldo
Mendiluza
Cuba ha condannato nel Consiglio di Sicurezza
delle Nazioni Unite le manipolazioni e
l’ipocrisia che caratterizzano l’atteggiamento
delle potenze in temi di disarmo e non
proliferazione delle armi di stermino di massa.
In un dibattito aperto dell’organismo di 15
membri, l’ambasciatore cubano preso la ONU,
Rodolfo Reyes, ha avvertito sulle minacce per
la pace che rappresentano le posizioni selettive
di fronte ai trattati internazionali e agli
obblighi giuridici assunti nei fori dove i paesi
partecipano con uguaglianza di condizioni.

“Questa messa a fuoco privilegia le misure
contro la proliferazione orizzontale ma ignora
la proliferazione verticale, ossia il
miglioramento qualitativo delle armi nucleari da
parte degli Stati che possiedono queste armi.
Inoltre ignora l’obiettivo dell’eliminazione
totale del armi di sterminio di massa”, ha
affermato.
Cuba ha difeso nell’incontro dedicato alla non
proliferazione delle armi di sterminio di massa
il multilateralismo e la non discriminazione
come l’unico modo efficace per porre fine al
pericolo generato da questi mezzi letali.
Reyes è stato uno dei 60 oratori che sono
intervenuti nel dibattito aperto in occasione
del decimo anniversario della Risoluzione 1540
del Consiglio di Sicurezza, approvata nel 2004,
che ha fissato obblighi per evitare la
proliferazione delle armi di sterminio di massa
e l’accesso alle stesse da parte di attori non
statali.
Il diplomático ha reiterato l’impegno di Cuba
con un mondo libero da queste armi e il sostegno
assoluto a tutti gli sforzi internazionali
legittimi per impedire l’acquisizione da parte
di terroristi di questo genere di armi.
"Cuba non ha e non ha nemmeno l’intenzione di
possedere armi di sterminio di massa di alcun
genere. Averle non ha mai fatto parte della
nostra strategia di difesa nazionale.
A Cuba tutti i programmi relazionati con le
sfere nucleari, chimiche e biologiche hanno
sempre avuto un carattere strettamente
pacifico”, ha spiegato, ed ha assicurato che
Cuba non ha mai contribuito in alcun modo allo
sviluppo dei programmi relazionati a mezzi di
sterminio di massa da parte di agenti statali e
non statali”
L’ambasciatore ha insistito sulla condanna
dell’Isola alla manipolazione o interpretazione
arbitraria della Risoluzione 1540 da parte di
alcuni membri del Consiglio di Sicurezza contro
determinate nazioni e che solo la proibizione e
l’eliminazione totale delle armi nucleari,
chimiche e biologiche costituisce una garanzia
per la non proliferazione, per far sì che non
cadano nelle mani dei terroristi. (Traduzione GM
– Granma Int.)
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