|
Capitolo 3.2
I danni agli investimenti stranieri
3.2 I danni agli investimenti stranieri
Le stime dei danni allo sviluppo degli
investimenti stranieri a Cuba si riscontrano
principalmente, come negli anni precedenti, nel
rapporto sugli Investimenti nel Mondo pubblicato
dalla Conferenza delle Nazioni Unite per il
Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) e nel
rapporto“L’investimento straniero diretto per
l’America Latina e i Caraibi” della Commissione
Economica per l’America e i Caraibi (CEPAL) per
il 2012, nei quali si relazionano i dati
riferiti al 2011.
Nella relazione della CEPAL, diffusa nel maggio
del 2012, l’America Latina e i Caraibi sono la
regione con la maggior crescita degli
Investimenti Stranieri Diretti ( IED in
spagnolo) a livello mondiale nel 2011. I flussi
di IED alla regione, sono aumentati del 31%
rispetto all’anno precedente, raggiungendo i
153.448 milioni di dollari.
Pera la determinazione della stima di flussi
d’investimenti che Cuba riceverebbe se non
esistesse il blocco, si è partiti dall’analisi
dei flussi provenienti dagli Stati Uniti che
ricevono i paesi selezionati, oltre che dalla
percentuale che rappresentano questi flussi
sulle entrate totali ricevute da questi paesi
nel 2011.
Il compendio dei paesi selezionati è stato
stimato sulla base di economie paragonabili a
quella di Cuba e con caratteristiche similari in
quanto alle condizioni geografiche e
socio-culturali, con speciale enfasi sulla
destinazione settoriale dei flussi ricevuti.
Nella tavola seguente si mostrano i flussi
degli investimenti stranieri totali e degli
Stati Uniti, ricevuti dai paesi selezionati nel
2011 in milioni di dollari.
Paesi
Flusso di IED Totale(milioni di dollari)
Flusso de IED provenienti dagli USA (milioni di
dollari)
Por cento che rappresentano quelli proveniente
dagli USA del Totale
Costa Rica: 2104.1 - 1282 - 60.9
Honduras: 1014.4 – 291 - 28.7
República Dominicana: 2371.1 – 459 - 19.4
Colombia: 13234.2 – 507- 3.8
Nicaragua 967.9 – 159 - 16.4
Fonte: Elaborazione propria con dai estratti dal
Panorama regionale degli investimenti stranieri
diretti in America Latina e Caraibi.
Commissione Economica per l’America Latina e i
Caraibi (CEPAL), 2011.
A partire dalle analisi di questi dati, si può
concludere che Cuba avrebbe potuto ricevere
flussi di IED provenienti dagli USA equivalenti
a 350 milioni di dollari approssimativi.
Tra i settori più colpiti per le restrizioni che
il blocco impone agli investimenti stranieri,
ci sono quelli prioritari dello sviluppo
economico e /o delle esportazioni di beni e
servizi in Cuba, come il petrolio, il turismo e
la biotecnologia.
Imprese come la SHERRIT INTERNACIONAL CORP., con
investimenti nel settore del petrolio e le
miniere, hanno scontato il valore delle loro
azioni per l’impossibilità di accedere al
mercato e al capitale degli Stati Uniti. I
dirigenti di questa compagnia sono stati
inseriti nella lista dei dirigenti di imprese
non eleggibili per entrare negli Stati Uniti,
assieme a quelli di tre compagnie fondamentali
relazionate con la Sherrit, che commerciavano
con Cuba (la Moa Níckel S.A, la Cobalt Refinery
Co. Inc e la International Cobalt Co).
Il settore del turismo si mantiene come uno dei
principali motori di forza dell’economia e lo
sviluppo cubano. Al termine del 2011 sono giunti
a Cuba 2 milioni 708.964 visitatori, cifra che
supera del 7,3% quella del 2010. La necessaria
espansione di questo settore
necessita continuare il suo sviluppo con
opportunità di partecipazione per gli
investitori stranieri in infrastrutture
alberghiere ed extra-alberghiere, così come
nella costruzione di campi da golf, tra le altre
attività. A queste opportunità non possono
accedere le imprese degli Stati Uniti, con una
grande presenza nel ramo alberghiero e forti
investimenti nella regione e nei Caraibi, per
via della proibizione del blocco.
Nonostante la vasta esperienza di Cuba nel
settore della biotecnologia, che raggiunge gli
standard dei paesi più sviluppati, questo
settore è stato fortemente colpito nella
sviluppo di progetti d’investigazioni congiunte,
date le limitazione esistenti per lo
stabilimento di alleanze strategiche con imprese
statunitensi leaders del settore.
|