Bruciato vivo il ragazzo
palestinese sequestrato a Gerusalemme
• La folla
grida:Intifada!”
“L’autopsia iniziale del ragazzo palestinese
trovato morto a Gerusalemme Orientale ha
dimostrato che e stato bruciato vivo”, ha detto
il procuratore generale di questo popolo
arabo. L’adolescente è stato sequestrato
e assassinato da ebrei di estrema destra.
“La causa diretta della morte sono le ustioni e
le loro complicazioni”, ha detta all’agenzia
ufficiale palestinese Wafa, Mohammed al A’wewy,
venerdì notte.
Le tensioni tra israeliani e palestinesi sono
enormemente cresciute dopo che tre giovani
israeliani sono stati sequestrati il12 giugno e
trovati morti nella Cisgiordania occupata.
L’azione è stata seguita dal sequestro di
Mohamed Abu Judair, di 16 anni, avvenuto
mercoledì 3 luglio nella parte est araba di
Gerusalemme.
Il suo corpo carbonizzato è stato trovato
alcune ore dopo, in un bosco alla periferia
della città.
Saber al Alul, direttore dell’istituto forense
palestinese, è stato presente durante l’autopsia
eseguita da dottori israeliani a Tel Aviv.
Al A’wewy ha detto che Al Alul ha segnalato che
sono state trovare particole di fumo nel canale
respiratorio di Judair e questo significa che il
ragazzo ha inalato questa sostanza mentre lo
bruciavano vivo.
Le ustioni coprono il 90% del suo corpo, la
testa ha un taglio, e alcune mostre di liquidi
e tessuti sono state portate al laboratorio per
eseguire ulteriori studi, prima di terminare la
relazione medico-legale, è stato segnalato.
Al funerale di Judair, venerdì 4, i palestnesi
hanno gridato furiosi “Intifada! Intifada!”, un
richiamo alla ribellione contro Israele, ed
hanno tirato pietre alla polizia ebrea e questa
ha risposto con gas lacrimogeni, granate per
stordire e pallottole di gomma, in una delle più
violente manifestazioni d’inimicizia avvenute
a Gerusalemme da molti anni.
(Milenio/Traduzione GM – Granma Int.)
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