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E S T E R I

 L'Avana. 6 Maggio  2014

   

Le due Odessa: quella del popolo e quella dei golpisti nazisti di Kiev
• Odessa non sarà perdonata dal popolo, nessuno e nulla sarà dimenticato ! Festeggiato ad Odessa il 70° anniversario della eroica liberazione della città dagli invasori nazisti

Enrico Vigna

Il 70° anniversario della Festa della Liberazione di Odessa dagli invasori nazisti è una data speciale per ogni odessiano. Le truppe sovietiche entrarono a Odessa nord il 9 aprile. Nello stesso tempo iniziava l'attacco da ovest. La città fu presa d'assalto durante la notte e al mattino la difesa tedesca era caduta. Molti soldati tedeschi sfogarono la loro rabbia contro i civili  e nella sola notte ne furono uccisi circa 400. Le truppe sovietiche assistite da partigiani e combattenti locali uccisero nella battaglia un totale di circa 300 soldati e ufficiali tedeschi. Furono anche catturati 180 veicoli con armi e munizioni, e circa 20.000 civili  riuscirono a nascondersi nelle catacombe sotterranee. Va sottolineato che Odessa divenne una città insignita di “eroica” tra le prime, insieme a Leningrado, Stalingrado e Sebastopoli. Ciò fu decretato in ordine del Comandante Supremo N20 il 1° maggio 1945.

In questo giorno di allora, i liberatori salvarono 20.000 odessiani.

Con una splendida manifestazione celebrativa gli odessiani di oggi hanno salutato il presidente russo Vladimir Putin. Nel suo messaggio di congratulazioni alla città, il presidente della Russia, ha in particolare sottolineato che nella battaglia nel Sud Ucraina e a Odessa, hanno difeso la loro patria spalla a spalla, soldati e ufficiali di diverse nazionalità sovietiche. Secondo il presidente russo, la prodezza di quei soldati e lavoratori a difesa della propria casa e terra, resteranno per sempre un fulgido esempio di eroismo e di coraggio disinteressato. Inoltre, Vladimir Putin ha sottolineato che le secolari relazioni di amicizia tra russi e ucraini saranno sempre la base dei due popoli fratelli. La cosa principale è, e sarà custodire la memoria della guerra passata, fermare tutti i tentativi di riscrivere pagine della storia e di educare i giovani in spirito patriottico e nell'orgoglio della vittoria conquistata. Questo il testo del toccante saluto di Natalia Vitrenko leader del Partito Socialista Progressista Ucraino.

Cari cittadini di Odessa !

Avete la fortuna di vivere nella città-eroe di Odessa e celebrare il 70° anniversario della sua liberazione dagli invasori nazisti. Sono con voi e per prima cosa mi inchino di fronte al valore dei nostri padri e nonni, che nell'Armata Rossa, tra i partigiani sovietici e come combattenti clandestini, tra i primi hanno liberato i popoli dell'Unione Sovietica, dell’ Europa e di tutto il mondo, dalla peste bruna del fascismo, che aveva creato quella macchina mostruosa di morte. Ogni goccia di sangue versato nella Grande Guerra Patriottica, ogni ucciso, ferito, ogni povera famiglia povera, deve rimanere per sempre nella nostra memoria. Inoltre, come loro figli  è nostro obbligo morale  mantenere ferma la memoria che, per tutti i crimini di nazisti di Hitler, erano corresponsabili e loro complici, i collaboratori della UPA. Pertanto per le strade di Odessa, Bandera e le loro parole d’ordine neo-naziste di "Ucraina per gli ucraini ", "accoltella i Moskal, uccidi i comunisti", "Gloria della nazione è la morte del nemico", le croci celtiche, i numeri "14" e "88", la svastica nazista, sono tutte profanazioni degli abitanti di questa città-eroe. Non si deve perdonare e non si può accettare.  I nostri padri e nonni, i vincitori, dai cieli guardano su di noi e le loro anime sono in mezzo a noi. Specialmente nel giorno di questa grande festa. Cerchiamo di essere degni dei difensori eroici di Odessa, i difensori eroici della nostra grande Patria sovietica. Che siate sereni lassù, compagni nostri!

La vostra Natalia Vitrenko.

Durante la manifestazione sono stati distribuiti migliaia di nastri di S. Giorgio, simbolo della Resistenza antifascista. Gli slogan più gridati durante la marcia erano: "Russia", "referendum", "Berkut", "Donbass", "Lugansk", "Odessa non si arrenderà mai", "Gloria all'Armata Rossa".
 

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