Marcia per la Giustizia e
Lettera per la Comunità di Pace
di S. Josè de Apartadò
Casa della Solidarietà - Rete Radié Resch di
Quarrata (PT)
Comuni di Quarrata e di Agliana (PT)
Libera, associazioni, nomi e numeri contro le
Mafie.
"Urge una nuova POLITICA: come passione di vita
e pratica condivisa"
L' anima umana ha bisogno per un verso di
solitudine, per l'altro di vita sociale. L'anima
umana ha bisogno di partecipazione disciplinata
a un compito condiviso di pubblica utilità, e ha
bisogno di iniziativa personale in questa
partecipazione . L'anima ha bisogno sopra ogni
altra cosa di essere radicata in molteplici
ambienti naturali e di comunicare tramite loro
con l'universo." (Simone Weil, Dichiarazione
degli obblighi verso l'essere umano, 2003, 30-31
"La nostra paura più profonda non è quella di
essere inadeguati. La nostra paura più profonda
è quella di essere potenti oltre ogni limite.
E' la nostra luce, non la nostra ombra a
spaventarci di più. Ci domandiamo: chi sono io
per essere così brillante, pieno di talento,
favoloso? In realtà: chi sei tu per non esserlo?
Il nostro giocare in piccolo, non serve al
mondo. Non c'è nulla di illuminante nello
sminuire se stessi, cosicché gli altri non si
sentano insicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i
bambini. Non solo per alcuni di noi, ma in
ognuno di noi. Quando permettiamo alla nostra
luce di risplendere, inconsapevolmente diamo
agli altri la possibilità di
fare lo stesso. E quando ci liberiamo delle
nostre paure, la nostra presenza,
automaticamente, libera gli altri." (Nelson
Mandela) La questione politica, a questo punto,
è una questione dell'anima.
Ciò che abbiamo perso, o stiamo perdendo non è
solo un certo tenore di vita a cui tutti eravamo
abituati; servizi sociali, garanzie economiche,
sicurezze riguardo al nostro futuro. Ciò che
stiamo perdendo o abbiamo perso è una delle
dimensioni più reali della vita umana, che ci
avrebbe garantito di non cadere nella
superficialità, nella distrazione e nella
prepotenza delle relazioni umane e con tutto
l'ecosistema.
La politica non è merce di scambio, fonte di
ricchezza privata e nemmeno pubblica; la
politica non è costituire uno stato fantasma
supportato da singoli cittadini senza
partecipazione. Non è nemmeno la costituzione di
uno stato separato dalla fatica quotidiana di
uomini e donne che hanno inventato le proprie
storie e per questo hanno resistito, oramai da
anni, nonostante le offerte dello stato - perché
di offerte si tratta-siano totalmente
insufficienti.
La questione politica parte dall'anima, dalla
consapevolezza e dal riscatto di questa
sensibilità interiore che ispira la vita dal di
dentro, in cui le cose, gli esseri umani,
l'ecosistema, non si riconoscono solo come merce
di scambio; come fonte di accumulo di quello che
prima si chiamava potere e oggi è totalmente
identificato con il denaro.
Ogni crisi dell'umanità, in questo momento
storico, è crisi interiore, crisi e tradimento
dell'anima che invece è matrice dei sogni, di
quelle sensibilità ispiratrici dell'umano più
bello e dell'umano più capace di vivere
nell'ecosistema; matrice di quei diritti che
vengono ancora prima di ogni legge, anzi,
ispirano la creazione di un ordinamento
condivisibile, per tutti.
Chi sostiene di ripartire dall'anima, non è un
illuso o illusa, che ha un visione idilliaca
dell'essere umano e del cosmo, ma piuttosto chi
si è stancato o stancata di pensarsi incapace di
rifare la storia in un altro modo, di
partecipare alla costruzione di un ambiente in
cui la vita si sviluppa e non viene mortificata
da progressivi processi di esclusione.
La politica deve tornare ad essere passione
filosofica, cioè passione-amore alla sapienza
della vita; ricerca di stili di vita che
garantiscano la vita stessa e non una
mortificante sopravvivenza. Al contrario: La
politica non può essere passione di denaro;
passione di chissà quale frustante riscatto
personale. Sono questi gli aspetti che portano
la politica all'illegalità, alle mafie di ogni
genere: politico, sociale e persino religioso,
sia locali che mondiali.
L'antico detto cristiano è chiaro, anche per chi
non si ricorda più: "non si possono servire due
padroni ." perché lasciare che la nostra
esistenza serva contemporaneamente due
ispirazioni: il denaro-potere e l'anima della
vita e delle cose, ci romperà dal di dentro;
frantumerà la storia in mille pezzi,
polverizzando tutto: passato, presente e un
ipotetico futuro.
Siamo stufi di essere trattati come i
conquistatori spagnoli nel XV secolo, trattarono
le popolazioni indigene del continente
Amerindio, quando con solennità proclamavano:
"questi [gli indigeni] non hanno anima. Noi,
così come rivendicavano gli indigeni, abbiamo
un'anima, qualunque essa sia, in ogni cultura,
in ogni storia personale e collettiva, è l'anima
della nostra creatività umana che è
partecipazione.
Cifrare la canzone di Gaber: Libertà è
partecipazione .
Saranno presenti:
Antonietta POTENTE, teologa;
Cecile Kyenge, deputata europea PD;
Curzio MALTESE, deputato europeo TSIPRAS;
don Luigi CIOTTI, Gruppo Abele, Libera;
Martina ROMANELLO, studentessa universitaria
Napoli,
Renato ACCORINTI, sindaco di Messina.
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