| 
								
								La ONU chiama a porre fine 
								all’impunità nei delitti contro i giornalisti 
								
								Waldo Mendiluza 
								
								Le Nazioni Unite hanno chiamato nel Giorno 
								Internazionale per Porre Fine all’Impunità dei 
								Crimini contro i Giornalisti, il 2 novembre, a 
								garantire la sicurezza di questi professionisti 
								e condannare coloro che li aggrediscono 
								 
								
								Ogni giorno  nel mondo i giornalisti rischiano 
								la vita per trasmettere importanti fatti, come 
								le sofferenze umane nelle zone colpite dalla 
								violenza e dai conflitti, e le lotte dei poveri 
								e dei più vulnerabili, ha segnalato nel suo 
								messaggio per la data il presidente 
								dell’Assemblea Generale della ONU, Sam Kutesa. 
								
								Il diplomatico ugandese ha incitato i governi a 
								proteggere i professionisti della stampa nel 
								servizio delle loro funzioni tra le quali ha 
								segnalato quella di dare voce a coloro che non 
								hanno voce e informare i cittadini perchè le 
								loro decisioni aiutano a costruire società 
								migliori.  
								
								La UNESCO ha ricordato che nell’ultimo decennio 
								almeno 700 giornalisti sono stati uccisi nel 
								mondo.  
								
								Solo nel  2012 sono state condannate le 
								uccisioni di 123 di loro, mentre l’anno scorso 
								le vittime sono state 91, ha lamentato 
								l’organizzazione della ONU per l’Educazione, 
								Scienza e Cultura.  
								
								A proposito di questa data stabilita 
								dall’Assemblea Generale del 2013, la ONU ha 
								reclamato non solamente che s’interrompano gli 
								omicidi dei giornalisti, ma anche i sequestri, 
								le torture, le intimidazioni e le reclusioni che 
								soffrono in molte regioni del mondo.  
								
								Il Giorno Internazionale per Porre Fine 
								all’Impunità dei Crimini contro i Giornalisti è 
								stato adottato con una risoluzione 
								dell’Assemblea, partendo dall’assassinio in 
								Mali, il 2 novembre del 2013, di due giornalisti 
								francesi. (Traduzione GM - Granma Int.)
 |