Lo
Stato Islamico ha decapitato e crocifisso tre
uomini in Siria
Roberto
Castellanos Fernandez
Lo Stato Islamico (EI) ha decapitato, alcuni
giorni fa, tre uomini e poi li ha crocefissi
nella provincia orientale della Siria di Deir
Ezzor, perchè si opponevano a questa
organizzazione terrorista, hanno informato i
media nazionali.
Le televisioni della Siria hanno precisato che
gli estremisti del EI hanno assassinato Abdul
Rahman Abdullah al Hussian nel villaggio di Al
Bulil; Milhem Ghannam al Kalash nella città di
Al Mayadden e Jaber Ahmad al Khaled a Al Ashara.
Dalla sua fondazione questa formazione si è
guadagnata una tenebrosa fama per i suoi
massacri contro le minoranze e la su visione più
ortodossa e radicale dell’ISlam tra gli stessi
fondamentalisti.
Linciaggi, decapitazioni, crocifissioni,
fucilazioni, lapidazioni nella zone sotto il
loro controllo, sono diventati fatti quotidiani
e “uno spettacolo” per guadagnarsi fanatici e
anche per intimorire i loro detrattori.
Raqqa, capoluogo della provincia orientale
siriana con lo stesso nome, è una città che è
tornata indietro nel tempo dopo l’occupazione
totale del EI all’inizio dell’anno.
Lì si pratica severamente la Sharía (legge
islamica) ed è proibito fumare, è vietato il
consumo di bevande alcoliche, ascoltare musica
o qualsiasi ricreazione che non siano le
esecuzioni di “apostata” o “criminali” nelle
pubbliche piazze. ( Traduzione Gm – Granma Int.)
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