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I Giovani del mondo reclamano
nella ONU un futuro d’inclusione
L’incontro nelle Nazioni Unite
Waldo Mendiluza
Il Consiglio Economico Sociale delle Nazioni
Unite (Ecosoc) ha installato un foro di due
giorni per far sì che i giovani del pianeta
espongano le loro difficoltà, aspirazioni e
proposte di fronte alla costruzione di una nuova
Agenzia di Sviluppo Sostenibile.
Con il titolo "Gioventù 2015: Realizzando il
futuro che loro vogliono", l’incontro riunisce
ministri, rappresentanti di organizzazioni
giovanili, diplomatici ed entità del sistema
della ONU.

Temi come la mancanza di opportunità, la
disoccupazione, l’analfabetismo, il non accesso
alla salute pubblica e all’educazione e
l’impatto con i conflitti, sono stati discussi
durante l’incontro, che è stato inaugurato dal
presidente del Ecosoc, Martin Sajdik, dal
segretario generale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-moon, e dal presidente dell’Assemblea
Generale, John Ashe.
Il foro permette l’analisi della prospettiva
giovanile del compimento degli Obiettivi del
Millenno e della priorità dell’agenda di
sviluppo che li sostituirà l’anno prossimo.
La riunione genera aspettative, partendo da uno
scenario mondiale nel quale il10,6 per cento
delle persone tra 15 e 24 anni non sa leggere e
scrivere, quasi due milioni della stessa età
muoiono ogni anno – in maggioranza per cause
prevedibili - e circa la metà dei disoccupati
sono giovani.
Nei paesi del sud la situazione è molto più
complessa, questione riaffermata con le
statistiche della ONU, che riflettono che nel
2013, ben 225 milioni di giovani, il 20% nei
detti Stati in via di sviluppo, sono senza
lavoro, senza educazione o preparazione di alcun
genere. (Traduzione GM- Granma int.) |