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E S T E R I

 L'Avana. 3 Luglio 2014

   

Gli oceani hanno residui plastici
nella superficie

Alfredo Boada Mola

L’88 per cento della superficie degli oceani contiene  decine di migliaia di tonnellate di microplastici avvisa un articolo pubblicato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

Gli investigatori dell’Università di Cadice, in Spagna, hanno constatato che esistono cinque grandi cumuli di residui plastici negli oceani,  coincidendo con i cinque grande circoli di acque superficiali.

Oltre all’accumulo di spazzatura plastica del Pacifico nord, gli scienziati hanno notato l’esistenza di cumuli simili nel centro del nord Atlantico, del sud del Pacifico, nel sud dell’Atlantico e nell’Oceano Indiano.

Gli studi avvertono che grandi quantità di microplastici stanno passando alla catena alimentare degli organismi marini e ai fondali oceanici, e segnalano che piccoli frammenti di plastica accumulano elementi inquinanti che possono passare agli organismi del mare, che li inghiottono provocando ostruzioni gastrointestinali, uno dei problemi più frequenti.

L’abbondanza dei frammenti di plastica galleggiante permette a molti organismi piccoli di navigare e colonizzare in luoghi sino ad ora inaccessibili per loro.

Gli esperti indicano che mentre gli oggetti di plastica sono trasportati dalle correnti oceaniche  si crepano e si rompono in frammenti sempre più piccoli per le radiazioni solari e che i minuscoli frammenti possono durare centinai di anni.

I residui di plastica trovati in superficie degli oceani sono soprattutto di polietilene e polipropilene, polimeri utilizzati per fabbricare borse, contenitori di bibite e cibo,  confezioni, utensili o giocattoli. (Traduzione GM - Granma Int.)
 

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