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								Il Congresso ha negato a Obama 
								l’autorità per chiudere la prigione di 
								Guantánamo  
								
								 Miguel 
								Fernández Martínez 
								 
								
								I legislatori repubblicani hanno  negato 
								l’autorità al presidente statunitense, Barack 
								Obama, per negoziare la liberazione dei 
								prigionieri nel carcere della base navale di 
								Guantánamo, durante la discussione del progetto 
								di legge della difesa. 
								
								Obama aveva sollecitato che gli si concedesse la 
								potestà, per negoziare il trasferimento dei 
								prigionieri in altri paesi.  
								
								La richiesta del presidente faceva parte di un 
								piano integrale per chiudere il carcere militare 
								ubicato nella base navale di Guantánamo, 
								territorio che gli Stati Uniti occupano contro 
								la volontà del popolo e del governo di Cuba.
								 
								
								All’inizio del mese di maggio scorso il senatore 
								Carl Levin, democratico del Michigan, aveva 
								reclamato che il progetto di legge includesse 
								una disposizione con l’autorizzazione del 
								trasferimento dei prigionieri in suolo 
								statunitense, come una via per far terminare 
								l’esistenza prolungata della prigione a 
								Guantánamo. 
								
								La proposta di Levin ha ricevuto una forte 
								resistenza dei legislatori repubblicani e di 
								alcuni democratici che esigono strette 
								restrizioni per garantire il trasferimento dei 
								detenuti negli Stati Uniti o nei loro paesi 
								d’origine.  
								
								Il Presidente nel 2009 aveva firmato un ordine 
								esecutivo per chiudere il carcere di  Guantánamo 
								in un anno, ma cinque anni dopo è sempre aperto. 
								
								I congressisti dei due partiti hanno fatto 
								resistenza alla chiusura della prigione, 
								sostenendo che il trasferimento dei prigionieri 
								nei loro paesi d’origine, senza l’adeguata 
								revisione potrebbe essere  “pericoloso e  
								temerario”.  
								
								Si spera che la  Camera dei Rappresentanti e il 
								Senato approvino il progetto di legge di 
								politica della difesa nei prossimi giorni.
								 
								
								Nella prigione della base navale di Guantánamo 
								ci sono 142 prigionieri, 73 con l’opzione del 
								trasferimento (Prensa Latina/Traduzione GM- 
								Granma Int.)
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