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E S T E R I

 L'Avana. 30 Giugno 2014

   

Red Bull, un’altra vittima del blocco degli  USA contro Cuba
• In accordo con l’Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri -OFAC in inglese - l’entità ha accettato di pagare 89.775 dollari di multa per aver filmato un documentario nell’Isola  senza l’autorizzazione del Dipartimento del Tesoro nordamericano

Pensa Latina

L’ impresa di bibite energetiche  Red Bull North America è diventata la più recente vittima del blocco  economico, commerciale e finanziario che il governo statunitense mantiene contro Cuba, nonostante il voto contrario della comunità internazionale.

In accordo con l’Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri -OFAC in inglese - l’entità ha accettato di pagare 89.775 dollari di multa per aver filmato un documentario nell’Isola  senza l’autorizzazione del Dipartimento del Tesoro nordamericano.

Questa non è la prima volta che il governo di  Washington multa entità bancarie, finanziarie e commerciali per aver svolto transazioni con Cuba  e questo dimostra il carattere extraterritoriale del blocco mantenuto contro l’Isola da più di mezzo secolo.

Washington reclama dal Banco Nazionale di Parigi (BNP) Paribas il pagamento di 10.000 milioni di dollari per eventuali violazioni del blocco contro Cuba e altre nazioni.

Agli inizi di maggio la compagnia  American International Group (AIG), che opera assicurazioni e servizi finanziari internazionali ha accettato di pagare una multa di 279.000 milioni di dollari per aver mantenuto vincoli commerciali con l’Isola.

Dieci giorni fa, l’agenzia di viaggi  Decolar.com, con sede in Argentina, ha accordato di sborsare 2.8 milioni di dollari per realizzare transazioni che – dicono- hanno violato il blocco nordamericano  contro L’Avana.

Il  blocco statunitense è costato al popolo cubano più di un bilione  15.327 milioni di dollari e costituisce una violazione della Carta delle Nazioni Unite e delle norme del Diritto Internazionale che segnala come “delitto di genocidio” il tentativo di piegare per fame o malattia un gruppo umano.

La comunità mondiale ha condannato e reclamato l’eliminazione immediata di questa misura coercitiva da 22 anni consecutivi nell’Assemblea Generale della ONU.

(PL/ Traduzione GM- Granma Int.)

 

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