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E S T E R I

 L'Avana. 30 Aprile  2014

   

GLI “Zunzunei” del Pentagono

L’operazione segreta del governo degli Stati Uniti  per sovvertire l’ordine interno in Cuba attraverso nuove tecnologie, è in consonanza con i suoi piani di Ciberguerra.

Il bilancio del Dipartimento di Difesa per l’anno fiscale 2015 include una partita di 5.000  milioni di dollari per le attività nel Ciberspacio.

Le rivelazioni sui piani degli USA per creare un Twitter cubano denominato Zunzuneo, con fini sovversivi contro l’Isola dei Caraibi, sono in concordanza con i regolamenti del piano per la guerra cibernetica, confermano i documenti ufficiali.

In questo senso il Dipartimento della Difesa Nordamericano conta con una struttura ufficiale, risorse milionarie e personale specializzato agli ordini del detto Cibercomando guidato dal generale Keith Alexander, a capo della polemica Agenzia di Sicurezza Nazionale (NSA).

Alexander ha fatto pressioni al Congresso per far si che centinaia di militari e civili che lui comanda a  Fort Meade, nello stato del Maryland, ricevano maggiori risorse finanziarie e per questo ha chiesto udienze nel Capitolio, dove ha trattato di convincere i legislatori dell’importanza di questo “genere di guerra”.

Il bilancio del Dipartimento della Difesa per l’anno fiscale 2015, presentato il 4 marzo scorso è di 496.000 milioni di dollari e include una voce per 5.000 milioni di dollari per le attività del Pentagono nel Ciberspazio.

Per svolgere le loro funzioni in questo campo i militari dispongono di 15.000 reti e sette milioni di apparati di computazione in centinaia di installazioni in decine di paesi, segnala la Strategia del Dipartimento di Difesa, per operare nel Ciberspazio, tutto approvato nel luglio del 2011.

Con questi mezzi la detta agenzia federale appoggia lo sviluppo di tutto lo spettro delle operazioni militari convenzionali e non convenzionali, oltre all’emissione d’intelligenza e sovversione in tutto il mondo, in cooperazione con altre entità.

L’aumento ininterrotto dei sistemi di reti e piattaforme informatiche implica che il Ciber Spazio è parte di un crescente numero di attività realizzate dalle forze armate statunitensi a livello globale, aggiunge la Strategia.

Le azioni per garantire le comunicazioni rapide e l’ottenimento delle informazioni d’intelligenza sono elementi vitali per il compimento delle missioni in questo campo, che offrono vantaggi strategici agli Stati Uniti, segnala il testo ufficiale.

La meta principale è conquistare la superiorità nel Ciberspazio, definita dalla pubblicazione Congiunta JP-3-12 come  “il grado di dominio che ha una forza, e che le permette la realizzazione sicura e affidabile delle sue missioni e di quelle dei loro gruppi terrestri, aerei, marittimi e spaziali che li appoggiano”.

Nel  novembre del 2012 il presidente Barack Obama ha firmato la Direttiva Presidenziale  numero 20, che ordina una maggior aggressività ai militari nelle reti informatiche globali.

Funzionari non identificati avevano rivelato al quotidiano The Washington Post in quella data che “quello era lo sforzo piu intenso della Casa Bianca per attualizzare la lotta sul piano della Ciberguerra e del Ciberterrorismo.”

Per la prima volta un documento rettore ha fatto una distinzione esplicita tra la difesa delle reti e le operazioni cibernetiche offensive, con l’argomento che queste si realizzano per proteggere i sistemi computerizzati del paese.

La regola direttiva del capo della Casa Bianca è un tentativo per imporre determinate regole in un dibattito che esiste da vari anni su chi è autorizzato a prendere determinate misure nel Ciberspazio.

Ugualmente la strategia della sicurezza nazionale degli Stati Uniti nella sua versione attualizzata del 2013, riafferma che “i militari hanno la responsabilità assegnata dal presidente” per farsi coinvolgere in operazioni offensive in questo campo.

“Non possiamo permettere che ci prendano di sorpresa attori statali e non statali che scelgano il gioco della Cibergerra contro di noi e per questo gli Stati Uniti si sono impegnati con l’espansione del reclutamento, l’addestramento e lo sviluppo di specialisti in Cibersicurezza”, dice il testo.

Anche se tutti questi programmi  militari statunitensi rimangono nel più stretto segreto, le informazioni precedenti rivelano l’esistenza di una macchina amplia e aggressiva e con notevoli risorse che utilizzano il Ciberspazio come un campo di battaglia per la realizzazione degli obiettivi strategici di Washington. (Traduzione GM -Granma Int.)
 

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