Inaugurata in Sudafrica una
moschea aperta agli omosessuali e non sessista
Benito Joaquín
A Città del Capo è stata inaugurata venerdì 19
una moschea aperta alle persone di tutte le
tendenze sessuali, come ha confermato il suo
creatore, il sudafricano, Taj Hargey.
La chiesa non discriminerà nemmeno le donne
nelle preghiere o nella presa di decisioni, ha
riferito.
“L’ortodossia musulmana dominante tradisce la
natura universale dell’Islam, vincolandolo
all’estetica araba e alle tradizioni obsolete
che vulnerano i diritti umani”, ha aggiunto.
L’’investigatore ha condannato la sharia o
legge islamica, un gruppo di leggi e di costumi
formulati da un punto di vista strettamente
maschile.
“Sono stati gli uomini ad aggiungere la sharia
al Corano attraverso i secoli”, ha detto ancora
ed ha condannato anche la lapidazione per
adulterio, considerata una misura stabilita
cento anni dopo la morte di Maometto.
La nuova chiesa condannerà senza riserve le
azioni di barbarie commesse a nome dell’Islam,
come le decapitazioni e i massacri dello Stato
Islamico – EI.
Il religioso ha presentato nel Regno Unito,
quest’anno, una campagna per la proibizione del
burka negli spazi pubblici, azione criticata dai
leader islamici.
“Nel tempio appena inaugurato non si accettano
le donne con il burka o altre forme di velo che
coprono il viso, ha ricordato, perchè questa
pratica è una forma d’isolamento paragonabile al
sistema politico di segregazione razziale del
apartheid, già vissuto in questo paese”, ha
detto Hargey.
L’ apertura del nuovo recinto religioso a Città
del Capo ha suscitato un’ondata di minacce e
insulti al suo creatore da parte della comunità
musulmana del paese, ma Hargey ha dichiarato
di non avere timori perchè in Sudafrica si
riconosce la libertà di culto. (Traduzione GM
- Granma Int.)
|