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10.000 suicidi per l’applicazione delle
politiche del capitale
• In
Europa, USA e Canada
Circa
10.000 persone si sono suicidate in Europa,
Stati Uniti e Canada, per la situazione generata
per l’imposizione di misure di capitalismo da
parte dei rispettivi governi.
La cifra
parte da uno studio realizzato dagli
investigatori delle università britanniche di
Oxford e di Londra, che hanno analizzato i dati
offerti di recente dalla Organizzazione Mondiale
della Salute (OMS) sui suicidi avvenuti nei 24
paesi dell’Europa, e in due del Nordamerica
(Canadà e Stati Uniti) tra il 2008 e il 2010,
pubblicato dalla rivista British Journal of
Psychiatry.
“Questi
dati rivelano un’imminente crisi di salute
mentale in Europa e in America del nord. In
questi tempi economici difficili, le
investigazioni suggeriscono che è fondamentale
cercare la maniera di proteggere i più colpiti,
segnalano gli investigatori nella relazione.
Tra le
cause che hanno motivato le persone al suicidio,
si contano la disoccupazione, l’incertezza per
il futuro e per la famiglia, gli sfratti e
altro.
Lo studio
rivela che in Europa i suicidi sono aumentati
del 6.5% tra il 2007 e il 2009 e la tendenza si
è mantenuta sino al 2010.
In Canada,
il tasso dei suicidi è aumentato del 4.5% tra il
2007 e il 2010 e negli Stati Uniti del 4.8%
nello stesso periodo.
Le cifre
offerte dall’Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico (OCDE), rivelano che il
tasso dei suicidi in Spagna nel 2011, era del
6,2 por 100.000 abitanti di fronte agli 8.5
suicidi in Portogallo, i 9,5 dell’Olanda e i 15
della Polonia.
(Insorgente / Traduzione GM - Granma Int.)
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