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Migliaia di palestinesi hanno
fatto lo sciopero della fame di 24 ore
Moises Saab
Più di 5200 prigionieri palestinesi hanno fatto
uno sciopero della fame di 24 ore in solidarietà
con i 120 prigionieri che da un mese digiunano
per protesta.
Altri 40 palestinesi reclusi nella prigione di
Ktziot, nel deserto di Negev, si sono sommati
ai 120 che da 29 giorni non ingeriscono
alimenti.
I reclusi in sciopero, che sono prigionieri nel
nome della legge di detenzione amministrativa,
hanno iniziato il digiuno esigendo di conoscere
le accuse contro di loro, per chiedere
assistenza giuridica e di essere presentati
davanti a un tribunale.
La legislazione che data dall’epoca della
dominazione coloniale britannica in Palestina,
prevede l’arresto a tempo indefinito senza causa
conosciuta, dei sospettati di attività
nazionaliste.
Nel 2012, dopo uno sciopero della fame di più di
duemila prigionieri palestinesi, gli occupanti
israeliani si impegnarono con l’autorità
nazionale palestinese ad astenersi dal
applicarla, salvo casi eccezionali, ma l’accordo
è stato violato.
I dati dell’organizzazione che difende i diritti
umani dei palestinesi Addameer, rivelano che 183
persone sono recluse nelle prigioni d’Israele
nel nome della legislazione britannica. (Traduzione
GM - Granma Int.)
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