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								Il sacerdote sudafricano Lapsley 
								ha visitato l’antiterrorista cubano Gerardo 
								
								Jorge V. Jaime 
								 
								
								Il sacerdote anglicano sudafricano Alan Michael 
								Lapsley ha confermato d’aver visitato per la 
								nona volta l’antiterrorista cubano Gerardo 
								Hernández Nordelo, recluso nella prigione  
								d’alta sicurezza californiana di Victorville, 
								negli Stati Uniti. 
								
								Gerardo è prigioniero già da 16 anni ed è stato 
								condannato a due ergastoli più 15 anni. 
								nonostante i lunghi e duri anni passati in 
								isolamento, richiuso con individui che hanno 
								commesso crimini atroci, Gerardo stava bene e di 
								buonumore, ha segnalato Lapsley,  commentando 
								che Hernández Nordelo si mantiene forte grazie 
								alla certezza che sua moglie Adriana, la sua 
								famiglia e tutta la nazione cubana sono uniti 
								nella battaglia per la sua liberazione con i 
								suoi compagni eroici, Ramón Labañino e Antonio 
								Guerrero. 
								
								”Gerardo è anche animato dal flusso continuato 
								di lettere con espressioni di solidarietà che 
								gli giungono da ogni parte del mondo, che a 
								volte sono anche 80 in un giorno”, ha detto a  
								Prensa Latina l’attivista per la giustizia 
								sociale ed ex combattente contro  l’apartheid.
								 
								
								“Sono stato a Cuba due settimane, così avevamo 
								molto da dire e abbiamo passato tre ore 
								conversando. Ho avuto l’opportunità di dire a 
								Gerardo che la questione della liberazione dei 
								Cinque è la maggior fonte di unità nella Cuba di 
								oggi”, ha sottolineato padre Lapsley. 
								
								Noti internazionalmente come i Cinque, Gerardo, 
								Ramón, Antonio, Fernando González e René 
								González furono detenuti  nel 1998 e in un 
								processo politico e manipolato, furono poi 
								condannati a reclusioni assurdamente lunghe. 
								
								Fernando González e René González hanno scontato 
								le loro condanne e sono a Cuba con le loro 
								famiglie.  
								
								Personalità internazionali, associazioni  civili 
								e delegati di governo difendono i Cinque Eroi e 
								ricordano che loro controllavano solamente le 
								attività dei gruppi estremisti  nemici di Cuba, 
								anticipando le loro azioni e riunendo prove su 
								possibili attacchi contro l’Isola.  
								
								“Ho riaffermato a Gerardo che esiste un consenso 
								globale a favore della liberazione dei tre 
								antiterroristi cubani ancora reclusi, 
								equivalente alla domanda universale che a suo 
								tempo favorì la liberazione di  Nelson Mandela”, 
								ha detto Padre Michael. 
								
								"Gerardo ed io abbiamo parlato di tutto sotto il 
								sole: la Cuba di oggi, il Sudafrica di oggi, le 
								nostre famiglie e le sfide della famiglia umana. 
								Siamo d’accordo che nessuno di noi ha rimorsi 
								sulle grandi decisioni che abbiamo preso nella 
								vita”, ha aggiunto.  
								
								“Siamo convinti che la liberazione dei Cinque 
								avverrà nella misura in cui aumenterà la 
								pressione politica da tutte le latitudini 
								sull’amministrazione del presidente 
								estadounidense Barack Obama”, ha commentato  
								Lapsley. 
								
								“Salutandolo ho augurato a Gerardo di stare 
								presto al fianco della sua amata Adriana a 
								passeggio sul Malecón de L’Avana”, ha indicato 
								Padre Lapsley, che è Vicepresidente del 
								Consiglio delle Chiese  del Sudafrica. 
								
								Alan Michael Lapsley è sudafricano 
								nazionalizzato. È nato in Nuova Zelanda e fu 
								ordinato sacerdote in Australia, dove si uni 
								all’ordine  religioso Società della Sacra 
								Missione. 
								
								Nel 1990, vivendo in esilio in Zimbabwe, 
								ricevette  una  bomba carta inviata dalla 
								polizia politica  dell’apartheid e perse le due 
								mani e un occhio per l’esplosione.  
								
								Al suo ritorno in Sudafrica nel 1992, Lapsley 
								aiutò a fondare l’Associazione  Amici di Cuba.
								 
								
								Ha ricevuto la Medaglia dell’Amicizia concessa 
								dal Consiglio di Stato di Cuba, tra le varie 
								distinzioni. (Traduzione GM - Granma Int.) 
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