|
Cuba nella ONU ha chiesto
l’appoggio mondiale all’Africa contro l’ebola

“La battaglia contro l’ebola dev’essere di
tutti”, ha detto il vice ministro degli Esteri
cubano Abelardo Moreno, nella sessione speciale
del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
“L’Africa aspetta la risposta di tutti gli Stati
membri della ONU per combattere l’epidemia di
Ebola, soprattutto di quelli che hanno più
risorse”, ha assicurato il vice ministro cubano,
ed ha ricordato che l’umanità ha un debito con
questo continente e non lo può defraudare.
“La battaglia contro l’ebola dev’essere di
tutti”, ha detto ed ha citato la decisione
cubana di estendere la sua collaborazione medica
verso la zona dov’è presente la malattia.
Il vice ministro delle Relazioni Estere ha
spiegato che gli specialisti che andranno in
Sierra Leone fanno parte della Brigata Henry
Reeve, creata nel 2005 e formata da medici
preparati per affrontare disastri e grandi
epidemie.
Moreno ha segnalato che Cuba è disposta a
collaborare in questo compito con tutti i paesi,
includendo quelli con cui non ha relazioni
diplomatiche.
Circa quattromila specialisti della sanità sono
presenti oggi in Africa e di questi più di
duemila sono medici. L’Isola è disposta ad
aiutare nella prevenzione della malattia, che ha
già provocato più di duemila morti.
“La decisione cubana, ha ribadito, si basa nei
valori della Rivoluzione di non dare quello che
avanza, ma condividere quello che si ha”.
“Cuba, paese piccolo e povero ha formato circa
38.000 medici di 21 paesi e attualmente vi
studiano medicina 10.000 giovani, seimila ospiti
dell’Isola, gratuitamente, seguendo il principio
di aiutare i più poveri, e che quelli con
risorse siano garanti delle spese per rendere
sostenibile il sistema di salute”, ha precisato
ancora Moreno. ( Traduzione GM – Granma Int.)
|