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Reuven Rivlin, un super
falco in Israele
• Reuven Rivlin, del partito Likud,
è stato eletto come decimo presidente d’Israel
con il voto dei membri del Knesset (il Parlamento)
e assumerà il potere il 23 luglio
Juana Carrasco Martín
«Ruby», come chiamano Reuven Rivlin, del partito
Likud, è stato eletto decimo presidente d’Israele
con il voto dei membri del Knesset (il Parlamento)
e verrà nominato ufficialmente il 23 luglio
prossimo, sostenitore della necessità di lavorare
per l’espansione sionistica.
Senza dubbio si dice che la sua elezione è stata
una sconfitta per il primo ministro Benjamín
Netanyahu – la guida del Likud- che avrebbe
preferito altri.
Si sa quanto sono difficili le relazioni tra i
due, e nonostante questo, il primo ministro ha
dichiarato alcuni giorni fa: “ Ho votato per
Rivlin no una, ma due volte», riferendosi alle
due votazioni necessarie per giungere al
risultato finale di 63 a 53 nel Knesset, che ha
dato la presidenza a Rivlinm ma molti dubitano che
sia la verità.
Reuven «Ruby» Rivlin, di 74 anni ed ex presidente
del Parlamento, incarico dal quale fu escluso
pubblicamente nel marzo del 2013, ha sconfitto il
suo rivale Meir Sheetrit (del Partito Hatnua), e
darà il cambio a Shimon Peres.
Es è già lì pronto per l’azione questo uomo che
proviene da una famiglia asquenazi della Lituania
(ebrei di origine europea che si insediarono
nell’Europa centrale e orientale), che si oppone
risolutamente ad uno Stato palestinese ed è
partitario del Grande Israele.
Rivlin, membro dei due Comitati chiave del
Knesset: Finanze e Difesa, ora lascerà il suo
scanno di deputato nel Parlamento, dove ha
cominciato la sua carriera politica nel 1988, e
dove è stato rieletto in diverse opportunità ed
dove è divenuto lo Speaker, difendendo il Partito
Likud, dov’è stato uno stretto alleato di Ariel
Sharon, sino a quando nacque il disaccordo, quando
quegli pose in vigore la politica di Separazione
(Disengagement), che includeva una ritirata
forzosa da Gaza e dal nord di Samaria, e il suo
successivo abbandono del Likud per creare il
partito Kadima.
Questo però non fu una motivazione che impedì che
alla morte di Sharon, Rivlin dichiarasse che «è
stato uno dei nostri eroi della nazione ebrea
negli ultimi cento anni».
( Traduzione GM – Granma Int.)
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