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E S T E R I

 L'Avana. 17 Aprile  2014

   

Un viaggio differente

Nella notte del 15 de aprile del 1959, Fidel arriva negli Stati Uniti, rispondendo all’ invito dell’Associazione degli Editori di Giornali.

Luis Báez

In altri tempi i presidenti cubani in accordo con una poco fortunata tradizione locale, andavano nel poderoso paese vicino a ricevere le benedizioni di Washington.

Adesso con Fidel si rompe il deplorevole modello di subordinazione politica.

Mai un governante in viaggio per gli Stati Uniti è stato un così degno rappresentante del suo popolo come l’Eroe della Sierra Maestra.

Il primo ministro cubano non è un invitato ufficiale.

Viaggia come un privato cittadino e risponde ad un invito di un’entità privata: la American Society of Newspaper Editors (Società degli Editori di Giornali). Washington è il suo primo scalo in terra nordamericana.

Durante il suo soggiorno è ricevuto da  Christian Herter, che svolge il ruolo di segretario di Stato e dal vice vicepresidente Richard Nixon. Inoltre incontra vari congressisti. Visita luoghi storici e offre una conferenza stampa.

Da Washington parte in treno per New York, fa scalo nell’Università di Princeton, dove offre un conferenza. A New York visita la sede delle Nazioni Unite, partecipa  ad una riunione del Council of Foreign Affairs; visita il giardino zoologico del Bronx e incontra i membri dell’organizzazione dei corrispondenti di Ultramar nel  Overseas Press Club.

Il grande avvenimento nella città è il miting nel Parco Centrale, dove va a rendere omaggio a Juan Manuel Márquez.

Da New York va in treno a Boston, all’Università di Harvard dove si riunisce con professori e alunni. Da Boston l’ambasciata di buona volontà si sposta a Montreal, poi arriva a Houstson , in Texas per rispondere anche se rapidamente al caloroso invito che gli ha fatto questo Stato e qui lo aspetta il Comandante Raúl Castro.

Il giorno dopo i due fratelli si salutano.

Raul parte per L’Avana e Fidel viaggia per il Sudamerica. ( Traduzione Granma Int.)  
 

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