Trionfa il Tsunami Azzurro
• E avanza decisamente il
Socialismo per il XXI Secolo
La Rete dei Comunisti saluta con piena
consapevolezza militante rivoluzionaria la
vittoria del compagno Presidente Evo Morales nel
deciso cammino per l’autodeterminazione dei
popoli.

Foto de
Cubadebate
Domenica 12 ottobre 2014 si sono svolte le
elezioni in Bolivia e il Presidente Evo Morales ha
ottenuto una larga vittoria oltre ogni aspettativa
nonostante la grande campagna mas- mediatica
contraria che gli Stati Uniti, con la complicità
della destra boliviana, avevano messo in atto
contro “l’Indios anticapitalista filo castrista”.
Il Presidente Evo Morales, contadino,
sindacalista, cocalero, figlio e interprete del
suo popolo dei campesindios, ha ottenuto più del
60% dei voti e ha vinto in tutti i Dipartimenti
del Paese con la sola eccezione del dipartimento
di Beni; nel Dipartimento di Santa Cruz,
notoriamente influenzato dalla destra oligarchica
fascista, il MAS ha ottenuto il 49,9%.
Sono stati eletti 130 deputati e 36 senatori con
più di 6 milioni di elettori e una partecipazione
al voto di più dell’80%.
Nonostante i vari tentativi di colpi di Stato,
gli hackeraggi dei mezzi di stampa nazionale anche
nelle ore precedenti le elezioni, la diffusione di
informazioni false riguardanti la stessa
incolumità di Evo Morales, lo Tsunami Azzurro ( il
nome dato ad Evo nella campagna elettorale) ha
dimostrato a livello internazionale la sua
indiscutibile forza come leader regionale e
mondiale.
Con la vittoria del popolo rivoluzionario
bolivariano si afferma il cambiamento radicale
anticapitalista e antimperialista con la
realizzazione delle politiche del Vivir Bien e
della centralità dei diritti di PachaMama contro
la logica e le leggi dello sfruttamento
capitalista e della guerra imperialista per il
rafforzamento del Socialismo nel XXI secolo.
Nel 2004 il compagno Evo con altri due grandi
della storia del Socialismo, Fidel Castro e Hugo
Chavez fu fra i fondatori della Rete in Difesa
dell’Umanità.
Già in quella occasione a Caracas si posero le
basi per la costruzione del Socialismo del, per e
nel XXI Secolo per difendere l’Umanità dalla
barbarie del capitalismo e per restituire dignità
a tutti i popoli oppressi.
Dal 2006, Evo Morales ha iniziato un processo di
cambio che non si è mai interrotto, con la lotta
alla povertà, la nazionalizzazione delle energie,
la realizzazione di programmi sociali nei diversi
settori a cominciare dalla salute, l’educazione,
lo sport fino ad arrivare alla costruzione delle
case per le persone che fino ad allora avevano
vissuto nella più totale miseria, senza diritti,
senza acqua potabile, senza assistenza medica.
Con Evo avanzano i processi di transizione
socialista dei paesi dell’ALBA e continua il
riscatto per l’affermazione dei diritti di coloro
che venivano etichettati come gli ultimi della
terra. Con Evo prendono sostanza i diritti
dell’intera umanità e i percorsi del Socialismo
rivoluzionario.
Evo ha voluto dedicare questa strabiliante
vittoria a Chavez e a Fidel Castro. Queste le sue
parole:
“Hermanos, quiero aprovechar a nombre de
ustedes... este triunfo del pueblo
boliviano, en democracia. queda dedicado a todos
los pueblos en América
Latina y el mundo que luchan contra el capitalismo
y contra el imperialismo.
Este triunfo, hermanas y hermanos, es dedicado a
Fidel Castro, dedicado a
Hugo Chávez, que en paz descanse. Este triunfo es
dedicado a todo presidente
y gobierno anticapitalista y antimperialista..."
Con Evo vincono i processi di autodeterminazione
dei popoli contro la barbarie capitalista. La
dedica della vittoria a Fidel Castro e Chavez
rappresentano la continuità e del rafforzamento
del cammino del Socialismo nel XXI secolo.
Hasta la victoria siempre!
Socialismo o muerte! Venceremos!
Luciano Vasapollo per la Segreteria Nazionale e
Coordin.Nazionale Rete dei Comunisti, e il
Capitolo Italiano della Rete in Difesa
dell'Umanità.
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