| 
                              
                              Soffrono la fame nel mondo 805 milioni di persone
 
                              
                              L’organizzazione tedesca  Aiuto contro la fame nel 
                              mondo  (Welthungerhilfe) ha informato che 805 
                              milioni di persone soffrono  per questo flagello a 
                              livello globale, mentre 1200 milioni vivono in 
                              condizioni di scarsa alimentazione.  
                              
                              Il numero di esseri umani affamati non diminuisce 
                              abbastanza rapidamente come si sperava e in16 
                              paesi, tra i quali Iraq, Swazilandia, Comores e 
                              Burundi- il problema è molto serio e anche grave. 
                              
                              La presidentessa di Welthungerhilfe, Bañrbel 
                              Dieckmann, ha segnalato in una conferenza stampa 
                              che i conflitti armati come quelli della Siria e 
                              dell’Iraq aggravano la situazione  perchè coloro 
                              che fuggono sono esposti al detta fame relativa o 
                              sotto alimentazione, che porta malattie e sviluppo 
                              fisico precario.  
                              
                              Questi risultati sono stati diffusi a Bonn e  
                              dicono che la peggiore situazione  dell’anno la 
                              registra l’Iraq, dove la violenza continua e un 
                              numero alto di persone si muove da un punto 
                              all’altro del paese, cercando un rifugio con 
                              rifornimenti basilari sempre peggiori.  
                              
                              In America Latina, in cambio, si riporta uno 
                              sviluppo  positivo, dato che la cifra delle 
                              persone in questa condizione si è ridotta da 67 a 
                              37 milioni  dal 1990 ad oggi.  
                              
                              Questo risultato lo si deve in grande misura allo 
                              sviluppo economico della regione, dove esistono 
                              sempre questi mali, ma a un livello basso, dice la 
                              relazione dell’organizzazione tedesca.  
                              
                              Il rapporto presentato con l’Istituto 
                              Internazionale d’Investigazione sulle Politiche 
                              Alimentari (IFPRI) e l’organizzazione irlandese 
                              Concern Worldwide, segnala che 26 nazioni tra le 
                              quali Brasile, Perù, Angola, Ghana e Vietnam, 
                              hanno ridotto il problema a metà.  
                              
                              Welthungerhilfe ha ricordato che nel novembre 
                              prossimo si svolgerà a Roma la Seconda Conferenza 
                              Internazionale sull’Alimentazione, per far sì che 
                              questo tema abbia una maggiore rilevanza e 
                              presenza nell’agenda internazionale e nelle 
                              politiche nazionali.  
                              
                              ( Traduzione GM-  Granma Int.) 
                              
                                |