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Lo Stato Islamico ha
schiavizzato, violato o venduto almeno 2.500
donne e bambine
Il movimento yihadista Stato Islamico ha
definito “un diritto” trattare come schiave
sessuali le donne che catturano. In una
pubblicazione nel suo media di propaganda ‘Dabiq gli islamisti hanno spiegato che questa
pratica è conforme alla legge islamica ‘sharía’, ha informato l’agenzia RIA Novisti.
La pubblicazione è apparsa dopo un nuovo
rapporto di Human Rights Watch sul problema
generato dalle conquiste da parte del gruppo
islamista in ampi territori in Iraq e Siria
quest’anno.
“Abbiamo udito storie orrende su matrimoni
forzati, schiavitù sessuale e violenza. Alcune
vittime erano bambine”, ha detto Fred
Abrahams, assessore dell’organizzazione che
difende i diritti umani.
I dati della ONU dicono che membri del EI hanno
schiavizzato violato e venduto per 10 dollari
per lo meno 2500 donne e bambine.
Nel giugno scorso il portale ‘The Clarion
Project ha informato che i combattenti del EI
hanno posto manifesti nella città di Mosul, la
seconda più grande in Iraq, che dicono che le
donne nubili devono obbligatoriamente
incorporarsi alla yihad, offrendo sesso ai
combattenti del gruppo. (RT / Traduzione GM -
Granma Int.)
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