Il G-20 deve aumentare gli
investimenti pubblici e aumentare
i salari
Il L20, il gruppo che comprende i sindacati più
rappresentativi delle 20 principali economie del
mondo (il G-20), ha reclamato aumenti salariali
e un aumento degli investimenti pubblici per
sostenere una crescita globale, a Canberra.
Sharan Burrow, segretaria generale della
Confederazione Sindacale Internazionale, ha
dichiarato che i governi danno priorità alle
politiche che sostengono gli interessi delle
multinazionali e non a quelle potrebbero
aiutare a diminuire la disuguaglianza salariale
e la crescita costante della disoccupazione.
Per questo, in un incontro che precede il
Vertice del G-20 che si terrà nel fine settimana
nella città australiana di Brisbane, le
organizzazioni corporative hanno presentato un
pacchetto di proposte sul tema.
I paesi partecipanti confermeranno il loro
obiettivo, una crescita vicina al 2% del
Prodotto Interno Lordo (PIL) nei prossimi cinque
anni.
I sindacati però hanno considerato che se si
ascoltassero e applicassero le loro
raccomandazioni, le economie più sviluppate
potrebbero raggiungere il 5,84% e,
contemporaneamente, creerebbero 33 milioni di
posti di lavoro.
Tra le misure proposte dal L20 c’è anche
aggiunge l’investimento del l'1% del PIL di
ogni paese in infrastrutture, soprattutto
quelle che permettono la transizione verso
un'economia con scarse emissioni di carbonio.
Il gruppo ha anche chiesto un salario minimo in
tutti i paesi del G-20, con livelli adeguati di
sicurezza nei posti di lavoro e la protezione
sociale, oltre al rispetto di norme che
facilitino l'inserimento nel mondo del lavoro di
donne e giovani senza esperienza. (PL/Traduzione
GM - Granma Int.)
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