Un terrorista d’origine cubana
vincola la CIA all’assassinio di J.F. Kennedy
Miguel
Fernández Martínez

Nuove rivelazione sull’assassinio del
presidente statunitense John F. Kennedy,
avvenuto nel 1963, sono state fatte da Antonio
Veciana, terrorista d’ origine cubana ed ex
agente de la CIA, residente a Miami.
Veciana ha confessato nella recente conferenza
"Il rapporto Warren e l’assassinio di JFK:
Mezzo secolo di rivelazioni significative", che
il suo capo nell’Agenzia Centrale d’Intelligenza
(CIA), David Atlee Phillips, alias Maurice
Bishop, aveva contattato Lee Harvey Oswald, a
Dallas, prima del crimine.
Nella sua dichiarazione, Veciana ha raccontato
che dopo l’assassinio del presidente, Atlee
Phillips lo aveva incitato a reclutare suo
cognato Guillermo Ruiz, diplomatico cubano a
Città del Messico, perchè in cambio di una
buona soma di denaro dichiarasse che Oswald era
stato assunto come sicario dagli organi della
Sicurezza di Stato di Cuba.
La conferenza, convocata dal Centro
d’Investigazione e Archivi dell’Assassinio
(AARC), si è svolta dal 26 al 28 settembre
ultimo in un hotel di Washington ed è stata
dedicata al 50º anniversario della pubblicazione
del rapporto della Commissione Presidenziale
sull’ Assassinio di Kennedy.
L’ex agente della CIA, d’origine cubana, ha
attirato l’attenzione di investigatori e di
esperti durante la prima sessione, tanto che ha
dovuto estendere il suo intervento per un’ora
più del previsto.
Un altro dei testimoni eccezionali nell’incontro
è stato Ernst Titovets, che aveva avuto vincoli
di amicizia con Oswald durante il soggiorno di
questi nell’allora Unione Sovietica.
Veciana aveva già testimoniato davanti al
Comitato Selezionato della Camera sugli
Assassinii (HSCA), il 22 marzo del 1976, a
proposito del contatto di Atlee Phillips con
Oswald, a Dallas, alla fine di agosto o al
principio di settembre del 1963, ed aveva
precisato d’aver conosciuto Phillips a L’Avana
nel 1961, e che aveva saputo altro su lui nel
luglio del 1973, dopo che gli consegnò 253.000
dollari come pagamento per le sue attività
controrivoluzionarie.
Phillips, che era il capo delle operazioni
segrete nella stazione CIA a Città del Messico e
capo della guerra psicologica contro la
Rivoluzione cubana, con la stazione a Miami, era
apparso il 25 aprile del 1978 presso il HSCA per
testimoniare che non conosceva Veciana, nè aveva
mai usato l’alias di Maurice Bishop.
In quel momento, il HSCA aveva concluso che in
assenza di corroborazione indipendente non si
poteva dare credito alle dichiarazioni di
Veciana.
David Atlee Phillips giunse ad essere capo della
Divisione WH (Emisfero Occidentale) della CIA.
Andò in pensione nel 1975 e morì nel 1988.
Antonio Veciana, con una lunga storia di azioni
violente contro Cuba, fondò nel 1962 il gruppo
terrorista Alpha 66, e preparò quattro attentati
contro i leader della Rivoluzione cubana Fidel
Castro: con un bazooka a L’Avana(1961), con una
pistola nascosta in una telecamera a Santiago
del Cile (1971), con un fucile con mirino
telescopico a Quito (1971) e con una palla da
softball carica di esplosivo a New York (1979).
Il 21 settembre del 1979, mentre guidava
l’automobile tra il suo ufficio e casa sua, gli
spararono all’angolo di calle 19 e avenida 29,
nel nordovest di Miami, e sopravvisse
all’attentato. (Traduzione GM - Granma Int.)
|