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E S T E R I

 L'Avana. 12 Giugno 2014

   

III Giornata Cinque giorni per i Cinque, a Washington
Comunicato finale  della delegazione di tre compagni in rappresentanza del Capitolo Italiano della Rete in Difesa dell’Umanità

2 -3 giugno 2014

Come già avvenuto nel giugno 2013, anche quest’anno una Delegazione di tre compagni del Capitolo Italiano in Difesa dell’Umanità, di Cestes Proteo, Centro Studi della Usb e di Nuestra América Natura Avventura Ediz., Rete dei Comunisti, etc. è arrivata a Washington, dove già a  partire da oggi sono iniziati i preparativi logistico , organizzativi e le riunioni politiche per le giornate di mobilitazione e di lotta “5 Days for the Cuban Five”.

Sono in arrivo le prime Delegazioni provenienti da tutto il mondo.

Nei prossimi giorni vi informeremo sulle attività di lotta svolte, di denuncia, di informazione e di mobilitazioni varie.

Presente fra i comitati di molti paesi anche il Comitato Italiano Giustizia per i cinque , con la presenza del Vicepresidente Luciano Vasapollo.

 4-5 giugno 2014

Dopo la conferenza stampa  sui contenuti politici, umanitari e giuridici dell’intera iniziativa e di descrizione delle attività che si terranno nei vari giorni ,è iniziata  oggi  5 giugno ufficialmente la terza edizione a Washington delle giornate di lotta per la libertà di tutti i Cinque Cubani.

La delegazione di tre compagni del Capitolo italiano in Difesa dell'Umanità, sta già da tre giorni partecipando a riunioni  preparatorie, incontri delle diverse strutture dei tanti paesi presenti e ai primi convegni su "5 Days for the Cuban Five". Il Comitato Italiano sarà presente a tutte le conferenze e attività che si svolgeranno a Washington e informerà insieme al Capitolo Italiano della Rete in Difesa dell’Umanità.

Sono arrivate da ieri le delegazioni provenienti da tutto il mondo, per precisione da oltre trenta paesi , la maggior parte dei quali dell’America Latina , ma anche USA, Italia, Germania, Grecia,Belgio,Svezia,Canada .

Oggi dopo i messaggi registrati in video conferenza di René e Fernando e i messaggi di apertura di Adolfo Pérez Esquivel, Frei Betto e Rigoberta Menchu, vi è stato un appassionato e interessantissimo intervento di Danny Glover.

I lavori della conferenza su nuove relazioni USA-Cuba e sulla questione dei Cinque sono continuate con gli interventi di Alicia Jrapko e Graciela Ramírez, Wayne Smith, José Pertierra e con la video conferenza di Mariela Castro.

Fra ieri ed oggi sono continuati gli incontri tra i Comitati di molti paesi,anche con il Comitato Italiano Giustizia per i Cinque che ha tenuto tra gli altri importanti incontri con il Comitato Internazionale Libertà per iCinque.

Continueremo a informarvi con precisione e con tutta la passione che ci fa stare qui con tanti compagni a esprimere il più alto livello di solidarietà umana e militante di politica internazionalista.

Domani in seduta plenaria della conferenza è prevista la relazione del coordinatore del Capitolo Italiano della Rete in Difesa dell'Umanità, Luciano Vasapollo, anche come Vicepresidente del Comitato Italiano Giustizia per i Cinque.

6 giugno 2014

Continuano con grande partecipazione e passione politica a Washington le giornate di lotta per la libertà dei Cinque Cubani.

La Delegazione di tre compagni del Capitolo italiano in Difesa dell’Umanità, anche ieri ha partecipato a varie riunioni di carattere politico, culturale e con centri studi e sindacati - in particolare con le tante delegazioni provenienti dai paesi dell'ALBA e dagli altri paesi dell’America Latina e Stati Uniti -, mentre pochi sono i paesi europei rappresentati.

Alla conferenza internazionale sulla nuova era dei rapporti USA-Cuba e la questione dei Cinque, tra gli interventi da segnalare quelli interessantissimi di Miguel Barnet e Ignacio Ramonet sulle due direttrici della soluzione politica e della componente più a carattere umanitario, anche se le due ovviamente marciano in maniera assolutamente unita e univoca.

I lavori della conferenza hanno fortemente affrontato anche le varie sfaccettature giuridiche con i rappresentanti legali internazionali, fra cui l’italiana Tecla Faranda, che hanno ben ripreso le infinite illegalità e illegittimità procedurali e processuali ,con  la segnalazione , come era già avvenutoin maniera molto dettagliata  a marzo scorso a Londra dove anche era presente una nostra delegazione, di una lista infinita di errori giudiziari compiuti e da abusi e irregolarità commesse dalle corti giudicanti.

Molto attesi e seguiti gli interventi delle due coordinatrici del Comitato Internazionale per la Libertà dei 5. Con la relazione di Alicia Jrapko si è molto sottolineato l’aspetto umanitario e dell’attacco ai diritti basilari dei detenuti che ha caratterizzato la carcerazione e l’intera vicenda dei Cinque, mentre Graciela Ramírez ha molto sottolineato anche gli aspetti politici e della soluzione ormai tutta in mano ad una decisione politica.

È seguita con grande attenzione di tutti i partecipanti, che hanno più volte applaudito ed espresso i loro sentimenti e consensi politici, la relazione di Luciano Vasapollo in qualità di Coordinatore del Capitolo Italiano della Rete in Difesa dell’Umanità e come Vicepresidente del Comitato Italiano Giustizia per i Cinque.

Nel suo intervento Vasapollo ha sottolineato come la vicenda dei 5 sia palesemente un atto di vendetta e ritorsione che non casualmente si definisce in tutti i suoi orrendi significati nella seconda metà degli anni 90 , proprio quando   Cuba  stava fornendo al processo di rinnovamento democratico, progressista e rivoluzionario un significativo apporto in termini di esempio di autodeterminazione che con la vittoria di Chávez prima e di Evo Morales poi ha portato alla costruzione della grande alleanza dell’ALBA per il Socialismo del XXI secolo.

Il terrorismo di Stato applicato contro i 5 rivoluzionari cubani è parte della strategia dell’Impero per tentare di uscire dalla sua crisi economica, di egemonia e di civiltà con la pianificazione di politiche di terrorismo economico, sociale, ambientale, militare e soprattutto massmediatico , come sta avvenendo da tempo contro la Rivoluzione Bolivariana chavista in Venezuela da parte di mercenari fascisti e dall’oligarchia sostenuta dalla CIA e dall’Impero.

La questione dei 5 è legata e correlata alla stessa logica di terrorismo di Stato da parte dei paesi imperialisti che ad esempio in questi mesi si sta sviluppando  con gli attacchi contro l’Ucraina e la Siria, e prima Libia, Mali,  nell’ambito della competizione globale contro l’autodeterminazione dei popoli.

Continuare la battaglia per la liberazione dei Cinque anche nei posti di lavoro, nei movimenti sociali, nelle università inserendo nei programmi testi e libri che trattino la crisi internazionale del capitale anche come crisi di libertà democratiche, informative, nello Stato di diritto, significa da subito collegare la battaglia per la liberazione dei compagni cubani a quella generale sui prigionieri politici degli imperialismi, come i compagni Palestinesi e Baschi, le migliaia di prigionieri politici in America Latina - come ad esempio in Colombia, i Portoricani, in Paraguay, in Perù e in Honduras. (Prima parte - continua domani).
 

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