La Marina da Guerra israeliana
ha distrutto a cannonate due barche da pesca
palestinesi

Due pescatori sono stati feriti e quattro sono
scomparsi dopo l’attacco della Marina da Guerra
israeliana, che ha distrutto a cannonate due
barche da pesca nelle acque della Striscia di
Gaza, hanno informato fonti del movimento
islamista palestinese Hamas.
Un portavoce militare israeliano ha giustificato
l’attacco, sostenendo che le fragili
imbarcazioni erano coinvolte in un contrabbando,
senza altre spiegazioni.
Le autorità di Tel Aviv da otto anni bloccano la
Striscia e tra luglio e agosto l’hanno
sottoposta ad un’aggressione militare di sette
settimane, che ha provocato la morte di più di
2.400 civili, in maggioranza donne e bambini. I
feriti sono stati più di 11.000.
La spiegazione ufficiale di Tel Aviv sostiene
che le due barche da pesca erano andate in
Egitto e tornavano piene di merci, disobbedendo
all’ordine di fermarsi.
Nella Striscia vivono un milione 800.000
persone e almeno 4000 vivono di pesca, che ora è
limitata ad una distanza di sei miglia nautiche
in mare aperto (Prensa Latina/ Traduzione GM -
Granma Int.)
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