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Se Obama vuole, può liberare
subito
gli antiterroristi cubani
• Lo ha dichiarato Alison
Bodine, a Washington
Il presidente Barack Obama, se volesse, potrebbe
liberare i tre del gruppo dei Cinque cubani
antiterroristi che sono sempre reclusi nelle
prigioni degli Stati Uniti, ha detto l'attivista
canadese Alison Bodine, che è la Coordinatrice
del Comitato per la Libertà dei Cinque Cubani di
Vancouver, in Canada.
La Bodine ha sostenuto in un’intervista per
posta elettronica rilasciata a Prensa Latina,
che il presidente degli USA può prendere una
decisione sul caso di Gerardo Hernandez, Ramon
Labañino ed Antonio Guerrero.
“Perchè questo accada è necessario accrescere
la pressione politica per evidenziare il caso,
con tutti i mezzi possibili: proteste, l'invio
di cartoline, concerti, progetti d’arte,
l’utilizzo dei mezzi di comunicazione con le
reti sociali...
Alison Bodine è a Washington con altri 21
attivisti per partecipare alla III Giornata
Cinque giorni per i Cinque, che termina oggi 11
giugno.
Parlando di questo incontro, ha detto che
sabato 7 è stata la giornata più importante per
tutti i partecipanti, con la manifestazione di
fronte alla Casa Bianca e un percorso in
bicicletta di una ventina di manifestanti.
Ci siamo messi le magliette gialle del Comitato
Internazionale per la Libertà dei 5 Cubani
l’organizzatore della Giornata”, ha detto la
Bodine, e abbiamo fatto diverse soste a diversi
monumenti, come quello a George Washington e al
Lincoln Memorial.
Durante ogni fermata abbiamo parlato con molte
persone, turisti internazionali e statunitensi,
ed abbiamo distribuito volantini d’informazione.
“La marcia è partita dalla Casa Bianca ed
arrivata fino al Dipartimento di Giustizia, e
siamo rimasti sulle porte esigendo la libertà
dei 3 antiterroristi del gruppo dei 5 Cubani”.
La III Giornata è iniziata il 4 giugno ed è
stata ricca di attività, includendo un incontro
con la stampa ed una conferenza di due giorni
con varie personalità, in cui si è parlato del
futuro delle relazioni tra gli Stati Uniti e
Cuba. Inoltre ci sono state le riunioni
programmate con i membri della Camera dei
Rappresentanti e del Senato.
Nonostante queste manifestazioni e tutte quelle
che si sono svolte in vari paesi del mondo,
molti statunitensi non hanno mai sentito
parlare dei Cinque Cubani, e per questo c’è
sempre molto lavoro per fare per liberare i tre
ancora ingiustamente reclusi. (PL /
Traduzione GM- Granam Int.)
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