Più di 80 morti a Gaza dall’inizio
dell’offensiva di Israele
• Il numero dei palestinesi morti
per gli attacchi di Israele contro la Striscia di
Gaza è aumentato ad almeno 86, hanno informato i
media della Palestina, segnalando che i feriti da
martedì 1º luglio, quando sono cominciati gli
attacchi aerei, sono stati almeno 560
BBC-Mondo -Foto: AFP
Il numero dei palestinesi morti per gli attacchi
di Israele contro la Striscia di Gaza è aumentato
ad almeno 86, hanno informato i media della
Palestina, segnalando che i feriti da martedì 1º
luglio, quando sono cominciati gli attacchi aerei,
sono stati almeno 560.

Il movimento islamico Hamas ha incitato i
residenti nella Striscia di Gaza a collocarsi come
scudi umani, ma non negli attacchi aerei
d’Israele, ha detto un portavoce
dell’organizzazione, parlando per la televisione.
La densità della popolazione della Striscia di
Gaza rende difficile che non ci sia nessuno dove
cadono le bombe, ha riportato BBC Mondo. Circa 1.7
milioni di abitanti – e la metà sono minori di 18
anni- condividono il territorio, con almeno 4500
case per ogni Km. quadrato.
Tra mercoledì 9 e ieri, giovedì 10, sono morte 20
persone- 17 in una casa, con tre bambini e tre
donne, e in un caffè a Jan Yunis, dove guardavano
la Coppa di calcio.
Gli attacchi sionisti contro la Striscia sono
molto più intensi che durante l’ultima guerra
contro Gaza del novembre del 2012, secondo la DPA.
In 48 ore sono stati attaccati 750 obiettivi,
mentre due anni fa avevano colpito 1450 obiettivi
in otto giorni. Poi l’Egitto aveva mediato il
cessate il fuoco.
Data la drammaticità della situazione, l’Egitto ha
aperto la frontiera verso la Striscia, per far
passare i feriti.
Le sirene si sono sentite anche a Tel Aviv e
molti sono andati nei rifugi. La TV israeliana ha
detto che erano stati intercettati cinque
missili.
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu,
ha affermato che non si pensa ad una possibile
tregua con Hamas.
“Non sto parlando con nessuno di un cessate il
fuoco! Non sta nell’agenda!”, ha detto secondo il
quotidiano Haaretz.
Vari paesi hanno condannato la scalata
dell’aggressione israeliana.
Il Paquistan ha espresso il suo appoggio agli
sforzi della comunità per fermare il massacro in
questo territorio palestinese, ha indicato PL.
La cancelleria del Kuwait ha emesso un comunicato
nel quale richiama la comunità internazionale e in
particolare il Consiglio di Sicurezza della ONU ad
assumersi le responsabilità per frenare la scalata
di violenza provocata da Tel Aviv.
(Traduzione GM -Granma Int.)
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