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WikiLeaks rivela la
collaborazione di Ban Ki-Moon con Israele
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban
Ki-Moon, ha collaborato in segreto con il regime
di Israele per “debilitare gli effetti” del
rapporto sulle investigazioni che
responsabilizzavano il detto regime per gli
attacchi alle istallazioni della ONU a Gaza, tra
dicembre del 2008 e gennaio del 2009.
Il rapporto conclude che sette degli incidenti
valutati nell’investigazione, furono provocati
dalle azioni militari della Forze di Difesa di
Israele - FDI – così come le violazioni dell’
esercito israeliano all’immunità delle
installazioni della ONU.
Il rapporto aggiunge che l’esercito israeliano
non ha preso precauzioni sufficienti per
rispettare le sue responsabilità e proteggere la
proprietà delle Nazioni Unite, il personale e i
civili che vi si rifugiavano.
La Giunta ha considerato che il governo sionista
è responsabile della morte, lesioni e danni
fisici provocati in questi sette casi e stima
che il costo per riparare i danni è di più di
undici milioni di dollari.
Come ha rivelato la pagina Web di Wikileaks in
un documento, Ban Ki Moon chiese alla Giunta
dell’investigazione della ONU di non emettere
considerazioni giuridiche al proposito, dato
che il regime di Tel Aviv “continuava a lavorare
con l’’organismo”.
Il rapporto dimostra che l’esercito di Israele
ha svolto un ruolo diretto in sette dei nove
attacchi agli edifici della ONU sulle coste
della Palestina. Inoltre accusa il regime
israeliano di trasgredire l’inviolabilità e
l’immunità della ONU.
“Le forze israeliane non hanno preso
sufficienti precauzioni e non hanno sono state
sufficientemente responsabili per proteggere la
proprietà delle Nazioni Unite, dove oltre al
personale si ospitavano civili palestinesi”, si
legge nel testo.
Wikileaks ha pubblicato anche che la assessore
alla Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti,
Susan Rice, ha conversato almeno tre volte, il
4 maggio del 2009, con Ban Ki Moon, per
esprimere la sua preoccupazione sulla portata
del rapporto delle Giunta d’Investigazione sugli
incidenti avvenuti nelle installazioni della ONU
nel dicembre del 2008 e nel gennaio del 2009.
Le Giunta aveva elaborato anche undici
raccomandazioni da presentarle al Consiglio di
Sicurezza della ONU, (CSNU), dove indicava che i
nove fatti si dovevano investigare più a fondo e
che incidenti non relazionati con la ONU contro
i civili dovevano essere indagati come parte di
un’investigazione imparziale.
In accordo con i dati offerti da Wikileaks,
nella conversazione telefonica, la funzionaria
nordamericana chiese a Ban Ki Moon di non
includere la raccomandazione nel riassunto del
rapporto e il capo della ONU sottolineò che “il
suo personale stava lavorando con una
delegazione d’Israele al testo della carta di
presentazione”.
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