Un altro risveglio con le
mitragliatrici ha ucciso 14 civili a Gaza
Moises Saab
L’aviazione israeliana ha iniziato il terzo
giorno di bombardamenti indiscriminati contro Gaza
ed ha distrutto una caffetteria nella quale erano
riunite varie perosone: sei sono morte e 15 sono
state ferite.
I
cittadini stavano facendo colazione prima del
digiuno del Ramadan, nella città di Khan Younis,
el "sujur", in questo periodo sacro.
L’impatto di missili di alto potere distruttivo
usati dall’aviazione in un’azione di
combattimento, con carri armati e punti
d’artiglieria, hanno ammazzato tre donne e quattro
dei loro figli nella stessa località dove c’è un
accampamento di sfollati palestinesi per via
dell’occupazione israeliana.
La notte era trascorsa a in stato d’allarme per la
concentrazione di personale e mezzi di guerra
d’Israele ai bordi della Striscia, che forse sono
il preludio di un’invasione terrestre di uno dei
territori più poveri e più popolati del pianeta,
bloccato dal governo di Tel Aviv da sette anni.
Con le 14 vittime dovute alla nuova ondata di
attacchi dei caccia, il numero dei morti degli
ultimi tre giorni è salito a 64, tra quali 10
donne e 18 bambini, mentre il numero dei feriti
supera i 300.
Durante il sanguinoso mercoledì vissuto dai
residenti della Striscia di Gaza sono stati
contati 21 morti, in un momento in cui non
s’intravede il cessate il fuoco, ma anzi, esiste
la possibilità di un’entrata in massa di truppe
sioniste a Gaza.
( Traduzione Gm – Granma Int.)
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