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                              • 
								
								LA VITTORIA 
								STRATEGICALa situazione  generale del
								paese e della lotta rivoluzionaria nel
								maggio del 1958 
								
								(Capitolo 1)
 La grande offensiva nemica contro il Primo 
								Fronte dell’Esercito Ribelle sulla Sierra 
								Maestra fu lo sforzo organizzato più ambizioso e 
								meglio preparato delle Forze Armate del regime 
								di Fulgencio Batista per sconfiggere l’Esercito 
								Ribelle.
 
 • 
								LA VITTORIA 
								STRATEGICA
 La preparazione 
								della difesa del nostro territorio
								
								
								(Capitolo  2)
 Il fallimento 
								dello sciopero d’aprile stimolò i comandi 
								militari della tirannia ad accelerare i piani 
								della grande offensiva che stavano preparando 
								contro l’Esercito Ribelle ed, in particolare, 
								contro il territorio del Primo Fronte, dalla 
								sconfitta della campagna d’ inverno.
 
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                              LA VITTORIA STRATEGICA
 L’occupazione di Las Mercedes 
								
								(Capitolo 3)
 Il comando nemico scatenò la prima 
                              fase della sua offensiva il 25  maggio.
 Quel giorno cominciò ad avanzare verso  il 
                              villaggio di Las Mercedes, dalla sua base di 
                              operazioni nel Cerro Pelado, il forte Battaglione  
                              17, capitanato dal comandante Pablo Corzo, 
                              rafforzato dalla Compagnia 81 del Battaglione 20.
 
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                                LA VITTORIA STRATEGICA
 Pressioni da Minas de Bueycito
                              
                                
							    
                              
								
								(Capitolo 4)
 L’11º Battaglione dell’Esercito della tirannia, 
                               comandato dal tenente colonnello Ángel Sánchez 
                              Mosquera, occupava il villaggio di Minas de 
                              Bueycito, nel settore nordorientale del territorio 
                              ribelle, da molto tempo prima del 25  maggio, data 
                              dell’inizio effettivo della prima fase 
                              dell’offensiva nemica.
 
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								LA VITTORIA STRATEGICA
 Sbarco 
								nel Sud 
								
								
								(Capitolo 5)
 Martedì 10 giugno avvenne  
								finalmente lo sbarco nemico sulla costa sud 
								della Sierra, che noi stavamo aspettando da 
								molto prima dell’inizio effettivo 
								dell’offensiva, e con lui, l’apertura del Terzo  
								Fronte di combattimento, che si trovava nel 
								settore sud del nostro territorio.
 
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								La vittoria strategica
 Il nemico 
								giunge a las Vegas  (Capitolo 6)
 Il 10 giugno, lo stesso  giorno 
								in cui sbarcò il Battaglione 18 sulla costa sud, 
								presi una serie de decisioni per cambiare il 
								dispositivo della difesa ribelle nella direzione 
								di Vegas de Jibacoa, che cominciava a profilarsi 
								come il siguente obiettivo nemico nel settore 
								nordoccidentale.
 
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								LA VITTORIA 
								STRATEGICA
 L’entrata a Santo Domingo 
								
								(Capitolo 7)
 Il 15 giugno, la forza nemica che due giorni 
								prima aveva raggiunto El Descanso si mosse da 
								quel punto sino all’entrata di Los Lirios ed 
								entrò in contatto visivo con Lalo Sardiñas, che 
								m’informò che si trattava  di 400 guardie.
 
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								LA VITTORIA 
								STRATEGICA
 Una grave 
								minaccia per il Sud 
                                        
								
								(Capitolo 8)
 Il 16 giugno del 1958, il posto 
								di comando della zona delle operazioni, a 
								Bayamo, emise l’Ordine Numero 99, nel quale 
								disponeva il movimento di due delle compagnie 
								del Battaglione 18 in direzione  delle alture 
								del fiume La Plata, come compimento dell’idea 
								strategica iniziale del Piano F-F, che, come si 
								ricorderà, consisteva nel  vincolare questa 
								forza con quelle che dovevano penetrare in 
								quello stesso  punto dal  Nord (mappa p. 488).
 
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								LA VITTORIA STRATEGICA
 La Plata 
								minacciata 
                                        
								
								(Capitolo 9)
 Il 19 e il 20 giugno furono 
								probabilmente i giorni più critici di tutta 
								l’offensiva. Nel trascorso di tali giornate, 
								come abbiamo già raccontato nei capitoli 
								precedenti, le forze nemiche riuscirono a 
								occupare Santo Domingo e  Vegas de Jibacoa, basi 
								di operazioni potenzialmente molto importanti 
								per il successivo assalto al rifugio ribelle 
								sulla cima della Maestra, e raggiunsero una 
								penetrazione profonda nel territorio ribelle dal 
								Sud dopo essere state battute dalla piccola 
								forza di Ramón Paz a La Caridad.
 
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								LA VITTORIA STRATEGICA
 Sino a San 
								Lorenzo 
                                        
								
								(Capitolo 10)
 Il 20 di giugno, lo stesso giorno 
								dell’occupazione del nemico di Vegas de Jibacoa, 
								ordinai Raúl Castro Mercader e ad Angelito 
								Verdecia di coprire con i loro uomini la salita 
								verso Minas del Infierno e Compié, da  Vegas. 
								Come si ricorderà, i due capitani erano situati 
								in quel  momento dietro a Las Mercedes, e quella 
								posizione proteggeva la salita  verso la cima 
								della  Maestra nella zona di San Lorenzo, per la 
								strada della collina di El Gurugú.
 
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								LA VITTORIA STRATEGICA
 Quevedo a Jigüe
                                        
								
								 (Capitolo 11)
 Al contrario di quello che si 
								poteva prevedere ragionevolmente, le due 
								compagnie  del Battaglione  18 nemico, giunte 
								nel  pomeriggio di giovedì  26 giugno a Jigüe, 
								non solo proseguirono  immediatamente la  loro 
								penetrazione risalendo il fiume, ma si 
								dedicarono a stabilire l’accampamento in questo 
								luogo ed a fortificare le loro posizioni.
 
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								LA VITTORIA STRATEGICA
 La prima Battaglia di Santo Domingo
								
                                        
								
								(Capitolo 12)
 Il Battaglione 22 entrò a Santo 
								Domingo a mezzogiorno di sabato 28  giugno, e il 
								loro capo, il comandante Eugenio Menéndez, 
								ricevette l’ordine del tenente colonnello 
								Sánchez Mosquera di proseguire la marcia 
								risalendo il fiume e  stabilire accampamento 
								all’altezza di Santana.
 
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                                La vittoria 
                                strategica
 Il combattimento di Meriño
                                        
								
								
								(Capitolo 13)
 Così come avevo previsto, il 
                                giorno successivo all’occupazione di San 
                                Lorenzo, mentre le forze del Battaglione 17 
                                permanevano nel casolare deserto, le Compagnie 
                                91 e 93 del Battaglione 19 continuavano la loro 
                                avanzata verso Meriño. Salirono a El Tabaco 
                                verso la collina di Caraquita e si imbatterono 
                                in un’imboscata ribelle della squadra del 
                                tenente Ciro del Río, della truppa del Che.
 
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                              	La vittoria 
                              strategica
 Contenimento a Santo Domingo
                              
                              (Capitolo 14)
 Con 
								il Combattimento di Pueblo Nuevo e l’inizio di 
								quella che chiamai allora la prima battaglia di 
								Santo Domingo, le forze ribelli fecero il primo 
								passo per strappare l’ iniziativa al nemico, che 
								la manteneva parzialmente tuttavia negli altri 
								settori in cui si sviluppava l’offensiva.
 
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                              	La vittoria 
                              strategica
 La 
								retroguardia ribelle
                              
                              (Capitolo 15)
 È 
								obbligato dedicare, in queste riassunto della 
								grande offensiva nemica, un capitolo sul 
								funzionamento del dispositivo di retroguardia 
								della nostra azione militare, perchè la sua 
								attività fu, senza dubbio, una delle 
								ragioni della nostra vittoria.
 
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                              	La vittoria 
                              strategica
 La 
								Battaglia di Jigüe, le prime azione 
								dell'accerchiamento
 (Capitolo 16)
 All’alba di venerdì 11 luglio, lo 
								stesso giorno in cui un obice di mortaio 81 ferì 
								mortalmente Geonel e Carlitos nella zona del 
								Comando  di La Plata, si cominciò a porre in 
								pratica il piano elaborato per la cattura del 
								battaglione nemico accampato a Jigüe.
 
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                              	La vittoria 
                              strategica
 Contenzione 
                                a Minas de Frío 
                                
                                 (Capitolo 
                                17)
 Il 
                                13 luglio, nel secondo giorno dall’inizio delle 
                                azioni a Jigüe,ricevetti nel mio posto di 
                                comando sull’altura  di Cahuara, l’informazione 
                                che le forze  del Battaglione  17 nemico avevano 
                                cominciato ad avanzare da San Lorenzo in 
                                direzione di Minas de Frío.
 
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								La vittoria strategica
 La 
								Battaglia di Jigüe, il combattimento contro i 
								rinforzi 
                                
                                (Capitolo 
                                18)
 Durante i primi sei giorni della 
								Battaglia  di Jigüe, mentre si sviluppavano le 
								azioni  iniziali nell’accerchiamento e i due 
								combattimenti di Guillermo García al fiume La 
								Plata, le forze ribelli, concentrate a Purialón 
								in attesa dei rinforzi che dovevano giungere 
								dalla spiaggia in appoggio delle truppe 
								assediate, erano rimaste quasi tutto il tempo 
								oziose.
 
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                              	La vittoria strategica
 La Battaglia di Jigüe: la resa del 18ºBattaglione 
                                
                                (Capitolo 
                                19)
 Mercoledì 16 luglio, il giorno 
								prima dell’atteso combattimento contro i 
								rinforzi - di cui avevamo avuto notizia che 
								sarebbero giunti dalla spiaggia per cercare di 
								soccorrere il battaglione assediato a Jigüe -  
								avevano già cominciato ad eseguire le 
								disposizioni relazionate con la stretta 
								dell’assedio. Guillermo García occupò con il suo 
								plotone le posizioni indicate nel pendio della 
								cima di Manacas, direttamente al di sopra dell’ 
								accampamento nemico.
 
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                              	La vittoria strategica
 La sconfitta di Sánchez 
								Mosquera 
                                
                                (Capitolo 20)
 Il 20 luglio a mezzogiorno, quando non si era 
								ancora arresa la truppa di Jigüe, scrissi in un 
								messaggio al Che:
 “Dobbiamo solo sopportare i bombardamenti di 
								oggi.
 Manda nella zona di La Plata, dove c’è 
								l’ospedale, tutti quelli che vogliono armarsi.  
								Penso di raccogliere tutti i fucili  Mendoza; 
								armare di Springfields, Garand e Cristóbals gli 
								uomini; distribuire automatiche tra i più vecchi 
								e tagliare immediatamente la ritirata alle 
								guardie di Santo Domingo e  Vegas”.
 
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                              	La vittoria strategica
 Vittoria a Vegas de 
								Jibacoa 
                                
                                (Capitolo 21)
 Nel messaggio già citato, che 
								avevo inviato al Che il 20 luglio, poche ore 
								prima della resa del Battaglione 18 a Jigüe, gli 
								 avevo annunciato che avremmo intrapreso due 
								operazioni simultanee contro le forze nemiche, a 
								Santo Domingo e a Vegas de Jibacoa, e gli avevo 
								anticipato  che lui sarebbe stato al fronte di 
								quella seconda missione.
 
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                              	La vittoria strategica
 Il 
								Combattimento di Jobal 
                                
                                (Capitolo 22)
 Mentre 
								calava la notte del 29 luglio, il giorno dopo il 
								termine delle azioni contro il Battaglione  11 
								di Sánchez Mosquera, giunsi con 250 uomini alle 
								posizioni di Camilo sulla  collina La Llorosa. 
								 Mai prima, in tutta la guerra , si erano 
								riuniti tanti combattenti ribelli.
 
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                              	La vittoria strategica
 La Battaglia de Las Mercedes: i 
								primi quattro giorni dell’ accerchiamento  
								
                                
                                (Capitolo 23)
 Lo stesso 29 luglio, quando 
                                disposi il trasferimento di  Daniel 
                                all’imboscata di contenimento delle truppe di  
                                Arroyón, e quello di Guillermo e Lalo 
                                all’imboscata contro l’eventuale rinforzo 
                                nemico, inviai altre forze  ben 
                                equipaggiate verso Las Mercedes.
 
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                              	La vittoria strategica
 La 
                                Battaglia di Las Mercedes: i tre giorni finali 
                                
                                
                                (Capitolo 24)
 La mattina di lunedì 4 agosto 
								continuò l’accerchiamento iniziato cinque giorni 
								prima, del Battaglione 17, stazionato a Las 
								Mercedes, come le imboscate in attesa del 
								rinforzo che il nemico doveva inviare in aiuto 
								della truppa assediata.
 
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								LA VITTORIA STRATEGICA
 Il balancio finale della battaglia 
								
                                
                                (Capitolo 25)
 Fu una vittoria rotonda delle nostre forze 
								guerrigliere.
 Con la ritirata delle ultime unità dell’Esercito 
								della tirannia da Las Mercedes fu sconfitta in 
								maniera schiacciante e definitiva la grande 
								offensiva nemica contro il territorio ribelle 
								del Primo Fronte della Sierra Maestra, durante 
								la quale il comando militare della dittatura 
								utilizzò le sue più poderose risorse in un 
								tentativo finale di distruggere il nucleo 
								centrale guerrigliero.
 
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