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								Le Riflessioni del compagno FidelLa frutta che non è caduta
 (seconda parte e fine)
 
								
								(da CubaDebate) 
								
								Il paziente ha ricevuto tutte le attenzioni che 
								si applicano in un paese che dispone di uno dei 
								migliori servizi medici del mondo, che si 
								offrono gratuitamente nonostante il blocco 
								imposto dall’imperialismo alla nostra Patria. È 
								semplicemente un dovere che si compie in un 
								paese dove la Rivoluzione ha l’orgoglio d’aver 
								rispettato sempre, per più di 50 anni, i 
								principi che le hanno dato la sua forza 
								invincibile.  
								
								Varrebbe di più che il Governo spagnolo, date le 
								sue eccellenti relazioni con Washington, andasse 
								negli Stati Uniti ad informarsi di quel che 
								avviene nelle prigioni yankee, la condotta 
								spietata che si applica a milioni di detenuti, 
								la politica che si pratica con la sedia 
								elettrica e gli orrori che si commettono con i 
								detenuti nelle prigioni e con coloro che 
								protestano per le strade.  
								
								Ieri, lunedì 23 gennaio, un duro editoriale di 
								Granma, intitolato ‘Le verità di Cuba’, in una 
								pagina completa di questo organo, ha spiegato 
								dettagliatamente l’insolita insolenza della 
								campagna di menzogne scatenata contro la nostra 
								Rivoluzione  da alcuni governi  
								
								“tradizionalmente coinvolti nella sovversione 
								contro Cuba”.    
								
								Il nostro popolo conosce bene le norme che 
								regolano la condotta senza macchia della nostra 
								Rivoluzione, dal primo combattimento, mai 
								sporcata in più di mezzo secolo.  
								
								Le nostre leggi e norme si compiono come fossero 
								un obbligo. 
								
								È bene segnalarlo con tutta chiarezza e 
								franchezza. Il governo spagnolo e la poco 
								accogliente Unione Europea, immersa in una 
								profonda crisi economica, devono sapere a che 
								attenersi. Dispiace leggere nelle agenzie di 
								notizie le loro dichiarazioni, quando utilizzano 
								le loro sfacciate menzogne per attaccare Cuba. 
								Che si occupino prima di salvare l’Euro, se 
								possono, di risolvere la disoccupazione cronica 
								che in numero crescente colpisce i giovani;  
								rispondano agli indignati che la polizia 
								aggredisce e colpisce costantemente. 
								
								Non ignoriamo che adesso in Spagna governano gli 
								ammiratori di Franco, che inviò i membri della 
								Divisione Blu con le SS e le SA naziste, ad 
								ammazzare i sovietici. Quasi 50.000 di loro 
								parteciparono a quella cruenta aggressione, 
								nell’operazione più crudele e dolorosa di quella 
								guerra: l’assedio di Leningrado, in cui morirono 
								un milione di cittadini russi. La Divisione Blu 
								formò parte delle forze che cercarono di 
								strangolare l’eroica città. Il popolo russo non 
								perdonerà mai quell’orrendo crimine.  
								
								La destra fascista  di Aznar, Rajoy e gli altri 
								servitori dell’impero, devono sapere qualcosa 
								dei 16.000 morti tra i loro predecessori della 
								Divisione Blu e delle croci di ferro con cui 
								Hitler premiò ufficiali e soldati di quella 
								divisione. Non c’è nulla di strano in quello che 
								fa oggi la polizia gestapo con gli uomini e le 
								donne che domandano il diritto di lavorare e il 
								pane, nel paese con più disoccupati d’Europa.
								 
								
								Perchè mentono tanto sfacciatamente i media 
								dell’informazione di massa dell’impero? 
								 
								
								Quelli che maneggiano questi media, s’impegnano 
								nell’ingannare e abbrutire il mondo con le loro 
								volgari menzogne, pensando forse che questa è la 
								risorsa principale per mantenere il sistema 
								globale di dominio e saccheggio imposto in modo 
								particolare alle vittime vicine alla sede della 
								metropoli,  i quasi seicento milioni di 
								latinoamericani e caraibici che vivono in questo 
								emisfero. 
								
								La fraterna repubblica del Venezuela è divenuta 
								l’obiettivo fondamentale di questa politica e la 
								ragione è ovvia. Senza il Venezuela l’impero 
								avrebbe imposto il Trattato di Libero Commercio 
								a tutti i popoli del continente che lo abitano, 
								dal sud degli Stati Uniti,  dove s’incontrano le 
								maggiori riserve di terra, acqua dolce e 
								minerali del pianeta, oltre alle risorse 
								energetiche che amministrate con spirito 
								solidale con gli altri popoli del mondo, 
								costituiscono risorse che non possono e non 
								devono cadere nelle mani delle multinazionali, 
								che impongono un sistema  suicida ed infame.
								 
								
								Basta, per esempio, guardare la mappa, per 
								comprendere la criminale spoliazione che ha 
								significato per l’Argentina toglierle un pezzo 
								del suo territorio nell’estremo sud del 
								continente.   
								
								Lì i britannici hanno usato il loro decadente 
								apparato militare per assassinare giovani  
								reclute argentine, vestite con uniformi estive, 
								quando era già pieno inverno.  
								
								Gli Stati Uniti e il loro alleato, Augusto 
								Pinochet, diedero all’Inghilterra un vergognoso 
								appoggio. Adesso, poco prima delle Olimpiadi di 
								Londra, il suo Primo Ministro David Cameron 
								 proclama anche, come fece già Margaret 
								Thatcher, il loro diritto ad usare i sottomarini 
								nucleari per ammazzare gli argentini. Il governo 
								di questo paese ignora che il mondo sta 
								cambiando e il disprezzo dal nostro emisfero e 
								dalla maggioranza dei popoli  verso gli 
								oppressori s’incrementa  un giorno dopo l’altro.
								 
								
								Il caso delle Malvine non è unico. Qualcuno  sa 
								forse come terminerà il conflitto in Afganistan? 
								 Pochi giorni fa i soldati nordamericani hanno 
								oltraggiato i cadaveri di combattenti afgani, 
								assassinati dai bombardieri senza pilota della 
								NATO.  
								
								Tre giorni fa, un’agenzia europea ha pubblicato 
								che “il presidente afgano Hamid Karzai, ha dato 
								il suo avallo ad un negoziato di pace con i 
								talibani, sottolineando che questa questione 
								dev’essere risolta dai cittadini del suo paese, 
								ed ha aggiunto : “…il processo di pace e 
								riconciliazione appartiene alla nazione afgana e 
								nessun paese od organizzazione straniera può 
								togliere agli afgani questo diritto...” 
								
								Un dispaccio pubblicato dalla nostra stampa 
								pubblicato a Parigi dice che : “La Francia ha 
								sospeso oggi tutte le operazioni di formazione e 
								aiuto ai combattimenti in Afganistan e ha 
								minacciato d’anticipare il ritiro delle sue 
								truppe, dopo che un soldato afgano ha ultimato 
								quattro militari francesi nella valle di   
								Taghab, in provincia di Kapisa […] Sarkozy  ha 
								dato istruzioni al  Ministro della Difesa, 
								Gérard Longuet, di trasferirsi  immediatamente a 
								Kabul, ed ha  valutato la possibilità di un 
								ritiro anticipato del contingente.” 
								
								Scomparsi la URSS e il Campo Socialista, il 
								Governo degli Stati Uniti ha pensato che  Cuba 
								non si poteva sostenere. George W. Bush aveva 
								già preparato  un governo controrivoluzionario 
								per presiedere il nostro paese. Lo steso giorno 
								in cui  Bush iniziò la sua criminale guerra 
								contro l’Iraq, io sollecitai le autorità del 
								nostro paese perchè smettessero d’applicare la 
								tolleranza con i capoccia  contro rivoluzionari 
								che in quei giorni domandavano istericamente 
								l’invasione di Cuba. In realtà la loro 
								attitudine era un’azione di tradimento della 
								Patria. 
								
								Bush e le sue stupidaggini hanno imperato per 8 
								anni e la Rivoluzione cubana è durata già più di 
								mezzo secolo. La frutta matura non è caduta nel 
								seno dell’impero.  
								
								Cuba non sarà un’ulteriore forza con cui 
								l’impero si estenderà  sui popoli d’America.
								 
								
								Il sangue di Martí non sarà stato versato 
								invano. 
								
								Domani pubblicherò un’altra riflessione che 
								completa questa. 
								 
								
								Fidel Castro Ruz  
								
								24 gennaio del 2012 
								
								Ore 19.12 
								 
								
								(Traduzione Gioia Minuti)
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                            	LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL
 
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