Le Riflessioni del compagno Fidel
Gli orrori che ci offre l’impero
(da CubaDebate)
Un dispaccio della principale agenzia di
notizie nordamericana AP, con data di oggi, a
Monterrey, in Messico, lo spiega con
indiscutibile chiarezza.
Non è il primo, nè sarà indubbiamente l’ultimo
su una realtà che spiana la montagna di menzogne
con cui gli Stati Uniti pretendono di
giustificare il destino disumano che riservano
ai popoli di Nuestra America.
Che cosa dice il dispaccio?
“MONTERREY, Messico (AP) Quarantanove cadaveri
decapitati e mutilati sono stati trovati in un
lago di sangue, abbandonati su una strada che
vincola il nord della metropoli messicana di
Monterrey con la frontiera degli Stati Uniti, in
quello che appare il colpo più recente di una
scalata della guerra d’intimidazione tra le
bande dei narcotrafficanti.
I cadaveri di 43 uomini e 6 donne sono stati
trovati alle 4 di mattina, domenica, vicino al
paese di San Juan, in una strada dove non si
paga il pedaggio e che conduce alla città di
frontiera di Reynosa. Nell’arco di pietra che
riceve i visitatori del paese, qualcuno ha
scritto con un aerosol la frase “100% Zeta”.
Il portavoce della sicurezza del governo nello
stato settentrionale di Nuevo León, Jorge
Domene, ha detto in una conferenza stampa che
con i corpi in decomposizione c’era una
‘narcomanta’, ossia un’indicazione con cui il
gruppo Gli Zeta si è attribuito il massacro.
I corpi erano senza vita da 48 ore, per cui le
autorità pensano che non siano stati assassinati
nel luogo. Nessuno ha la testa e sono state
mutilate le estremità inferiori e superiori, e
questo complica le identificazioni, ha detto il
funzionario.
Il Procuratore dello stato, Adrián de la Garza,
ha detto che non esistono denunce di scomparse
negli ultimi giorni, per cui le vittime
potrebbero essere persone di altri Stati
messicani o anche immigranti centroamericani
che cercavano d’andare negli Stati Uniti.
I cartelli messicani della droga stanno
sferrando una guerra sempre più sanguinosa per
il controllo delle rotte del contrabbando, così
come il mercato locale della droga e dell’
estorsione, le cui vittime includono i migranti
che cercano di raggiungere gli Stati Uniti.
Nel mese di maggio 18 corpi sono stati trovati
in una zona turistica vicina a Guadalajara; 23
cadaveri sono stati trovati, decapitati o appesi
a un ponte nella città di frontiera di Nuevo
Laredo, dove la violenza tra i cartelli è
aumentata.
Quest’anno sono apparsi corpi negli stati di
Veracruz, Guerrero, Morelos, Jalisco, Tamaulipas
e Nuevo León.
Ha affermato che non esistono piste che la nuova
ondata di violenza abbia relazione con le
elezioni presidenziali che si svolgeranno in
luglio. È la dinamica della guerra tra cartelli,
ha detto.
Il portale in Internet BBC Mondo informa che:
Le scene di corpi decapitati e mutilati a Nuevo
León, dove 49 corpi sono stati gettati sulla
strada questa domenica, hanno scosso molti per
l’estrema barbarie dimostrata dagli assassini,
anche in Messico, dove dopo cinque anni
d’intensa guerra tra cartelli sembrava si fosse
visto di tutto.
Non pochi dei paesi di Nuestra America sono
colpiti da questi problemi.
Nella nostra Patria questi problemi di cui si
parla non esistono: sarà per questo che l’impero
cerca di farla arrendere per fame e ostilità?
Mezzo secolo non è stato sufficiente e dubito
molto che l’impero disponga di un altro mezzo
secolo prima che, presto o tardi, affondi nel
suo stesso fango.

Fidel Castro Ruz
14 Maggio del 2012
Ore 16.36
(Traduzione Gioia Minuti)
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RIFLESSIONI
DEL COMPAGNO FIDEL
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