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Decisivo per la pace in Colombia
il tema delle vittime
Nuriem De Armas
Il tema delle vittime del conflitto sociale e
armato della Colombia è decisivo per la pace, ha
affermato Iván Márquez, a capo della
delegazione della pace delle FARC-EP.
Márquez ha considerato che le Forze Armate
Rivoluzionarie della Colombia-Esercito del
Popolo (FARC-EP) sono convinte che
all’avanguardia di questo nobile impegno
collettivo deve sventolare la bandiera della
verità.
“Lasciamo che la verità ci parli con la sua
stessa voce e ci conduca con la sua mano al
destino di pace, di giustizia sociale, di
democrazia e indipendenza che ci aspetta dal
tempo di Bolívar” ha detto nel suo discorso
"Senza verità non c’è pace”, ha sottolineato.
“Se non emerge il sentimento umano della
comprensione con il perdono, non c’è pace. Si
devono cacciar via dai cuori la vendetta,
l’odio, la maledetta esclusione e
l’intolleranza, per avere pace”, ha insistito
ed ha spiegato che un esame spassionato delle
cause e delle origini del conflitto sociale e
armato, ha la possibilità di far trovare il
cammino che conduce ad un superamento
definitivo.
La verità forse produce in certi funzionari
dello Stato colombiano e in un pugno di
oligarchi egoisti, un certo timore e paura,
perchè non sanno che la riconciliazione è
conseguenza della magnanimità.
Márquez ha detto che le vittime non sono solo
quelle del confronto armato e degli errori della
guerra, ma che sono le politiche economiche e
sociali le peggiori provocatrici di vittime,
perchè hanno provocata la maggioranza dei morti
in Colombia.
Queste politiche negano il diritto da una vita
degna, all’alimentazione, al lavoro,
all’educazione, alla casa, alla salute, alla
terra, alla partecipazione politica, al buon
vivere, quando si dispone di ricchezze naturali
sufficienti per risolvere questi problemi
sociali.
“La pace è più poderosa della guerra e deve
vincere”, ha dichiarato, ringraziando l’appoggio
mondiale alla pace in Colombia, che stimola gli
sforzi per la soluzione politica del conflitto.
Humberto de la Calle, rappresentante del Governo
colombiano nel processo di pace a L’Avana, ha
segnalato che la dichiarazione dei principi per
dibattere il tema delle vittime, previsto nel
punto cinque dell’agenda generale dei dialoghi
“è un passo storico”.
Questo dibattito pone le vittime al centro del
processo e questo permetterà di soddisfare i
diritti delle stesse e nella discussione si
accorderà come farlo; questo renderà possibile
stabilire le basi per una pace stabile e
duratura.
Il Governo della Colombia è interessato ad
aprire spazi per far sì che i danneggiati si
esprimano. (Traduzione GM- Granma int.)
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