Ricordata in Venezuela la
vittoria elettorale di Hugo Chávez
Mario Esquivel
Il popolo venezuelano ha ricordato il secondo
anniversario dell’ultima vittoria elettorale del
già scomparso leader rivoluzionario Hugo
Chávez, vincitore del elezioni presidenziali
del 2012 con il 55,07 per cento dei voti.
Il Ministero di Comunicazione e Informazione
aveva informato che in quella giornata otto
milioni 191.132 voti avevano avallato la
candidatura di Chávez, difensore di una proposta
indirizzata a garantire la sovranità e
l’indipendenza della nazione.
I venezuelani si erano così pronunciati per la
continuazione del processo, fondato nei principi
di uguaglianza, equità e giustizia sociale,
iniziato con l’arrivo al potere nel 1999 del
presidente Chávez.
Quella è stata la 17ª elezione della
Rivoluzione, con vittorie decisive in 16
occasioni e con un ampio appoggio popolare.
Inoltre la votazione aveva rappresentato
l’accettazione del Piano per la Patria, per il
periodo 2013-2019, il legato di Chávez che è
stato ripreso dall’attuale capo dello Stato,
Nicolás Maduro.
Nelle elezioni del 1998, il leader
rivoluzionario aveva ottenuto il 56,2 per cento
dei voti, in una vittoria assoluta nonostante la
campagna mediatica contro di lui, ha segnalato
il Ministero dell’Informazione in una
dichiarazione.
Poi, nel 1999 il popolo venezuelano ha fissato
il momento più importante della sua storia
democratica, approvando in una votazione con
un’ampia maggioranza nazionale, la Costituzione
della Repubblica Bolivariana del Venezuela, con
cui è iniziata la trasformazione dello Stato e
che inoltre ha rappresentato la costruzione di
un nuovo ordine giuridico e la disgregazione
pacifica del decadente e corrotto modello
politico precedente dell’elite che lo
utilizzava.
Nella Costituzione si stabiliscono principi
fondamentali e inalienabili come la giustizia
sociale, l’uguaglianza, la prosperità e il
benessere del popolo, la libertà,
l’indipendenza, la sovranità, la solidarietà e
la responsabilità sociale (PL / Traduzione GM
- Granma Int.)
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