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Colombia: i bambini indigeni
continuano a morire di fame
Maylín
Vidal
La rappresentante alla Camera e co-presidentessa
della Commissione di Pace del Congresso
colombiano, Angela María Robledo, ha insistito
sulla necessità di soccorrere più di 550.000
bambini indigeni minacciati di morte per
denutrizione cronica.
La congressista per l’Alleanza Verde ha chiesto
all’Istituto di Benessere Familiare di convocare
in maniera urgente la Tavola del Controllo della
Situazione dell’Infanzia Indigena e di prendere
misure umanitarie immediate per affrontare
questa situazione, segnala una nota diffusa nel
sito internet di questo partito politico.
Da tre anni la Robledo denuncia il delicato
ambiente nel quale vivono i minori delle
comunità originarie come gli wayuu, wiwa, kogui,
arhuaco e kancuamo.
Il 12 per cento dei bambini del paese soffre di
denutrizione cronica, mentre è il 70 per cento
degli indigeni tra 0 e 6 anni che ne soffre.
Nel caso del dipartimento de La Guajira, ha
sostenuto, la morte di minori di cinque anni è
stata di 4.171.
Nel suo discorso durante la riunione generale
della Camera dei Rappresentanti, Angela María
Robledo, ha sottolineato d’aver conosciuto con
soddisfazione l’ammissione della tutela che
vuole proteggere la vita dell’infanzia indigena
in questa regione.
“Dove sono la prevalenza, la supremazia e
l’universalità dei diritti umani dei bambini
sostenute dalla legislazione per l’infanzia e
l’adolescenza, in Colombia? Dov’è
l’istituzionalità che ha la responsabilità di
proteggerla integralmente?”, ha chiesto.
Nel suo intervento la membro del Congresso ha
insistito con il presidente Juan Manuel Santos
che è indispensabile garantire le necessità
vitali dei minori indigeni e in particolare
quelli di La Guajira. (Traduzione
Granma Int.)
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