Il Venezuela ha salutato Robert
Serra
e la sua compagna
Venerdì 3, il popolo di Caracas ha inondato le
strade per salutare il deputato socialista e la
sua collaboratrice e compagna assassinati.

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha
salutato con il popolo di Caracas il deputato
socialista Robert Serra e la sua compagna María
Herrera, assassinati mercoledì 1º ottobre nella
parrocchia della capitale La Pastora.
“La giustizia che impera alla fine è il popolo
unito che ottiene vittorie, è il consolidamento
della Rivoluzione, dell’indipendenza”, ha detto
Maduro nel cimitero del Sud, dove riposano i
resti di Serra e della sua compagna.
“Facciano quello che fanno e dicano quello che
dicono, questo popolo saprà trasformare in
vittoria il dolore provocato da coloro che ci
hanno strappato il più valoroso dei nostri
deputati”, ha aggiunto Maduro, che ha segnalato
che la Rivoluzione Bolivariana è basata nella pace
e la democrazia, nonostante i tentativi della
destra fascista d’incitare il popolo chavista a
cadere nella violenza per portare il paese alla
guerra civile, ha informato la AVN.
Nel pomeriggio di venerdì 1º ottobre, il popolo di
Caracas ha inondato le strade per salutare il
deputato socialista e la sua compagna, e nel
percorso iniziato vicino al Palazzo di governo, la
gente ha gridato slogan come “Giustizia! La
Rivoluzione non si ferma!” e “Hasta sempre, Robert
e Maria!”
Un mare di camicie rosse ha intrapreso il cammino
dall’Assemblea Nazionale senza badare al sole,
alla pioggia o alla lunga strada, con palloncini
colorati nelle mani.
I cittadini hanno marciato verso sud, nell’Avenida
Baralt, hanno proseguito per l’Avenida Lecuna, si
sono uniti alle Forze Armate in direzione di
Nueva Granada e finalmente sono giunti al
camposanto dove hanno salutato Robert Serra e
Maria Herrera.
La bara con il corpo di Serra è stata vegliata
nella cappella ardente dell’Assemblea Nazionale e
la procuratrice generale, Luisa Ortega Díaz, ha
informato che sono già state raccolte prove
determinati per chiarire l’assassinio.
“Le prove, ha detto,permetteranno di scoprire i
responsabili ed esigere la punizioni
corrispondenti, perchè questi crimini non
resteranno senza punizione”.
Poi ha aggiunto che non si anticiperanno dettagli
sui risultati già ottenuti, per non mettere a
rischio l’investigazione. “Avanziamo positivamente
per chiarire i fatti”, ha aggiunto.
Il governo ha poi stabilito tre giorni di lutto
terminati sabato 4 per la morte del più giovane
legislatore nella storia del paese.
Varie nazioni della regione latinoamericana hanno
condannato l’assassinio di Serra e la sua
compagna dichiarando il loro sostegno al Governo
bolivariano nella sua lotta per porre fine alla
violenza politica che vuole far cadere con la
forza la Rivoluzione.
Robert Serra è stato assassinato la notte di
mercoledì 1º ottobre a 27 anni e, come ha
dichiarato il ministro degli Interni, Giustizia e
Pace, Miguel Rodríguez Torres, l’ omicidio è stato
intenzionale e premeditato.
Serra era avvocato, laureato nell’Università
Cattolica Andrés Bello, con una specializzazione
in Criminalistica. Era nato il 16 gennaio del 1987
a Maracaibo, stato Zulia e molto giovane aveva
iniziato la sua lotta per i settori sociali più
sfavoriti.
Assessore nel municipio Libertador per il settore
giovanile, era divenuto anche presidente di
questo organismo. Aveva creato e promosso il
Movimiento “Avanzada Revolucionaria” costituito da
giovani rivoluzionari.
Membro della Commissione Presidenziale del Potere
Popolare Studentesco per gli stati Zulia
(nordeste), Anzoáegui (nord) e Falcón, era stato
nominato responsabile del settore giovanile del
Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) per
la città di Caracas.
Aveva lavorato con l’ex ministro degli Interni e
Giustizia, Tareck El Aissami, nel programma Mil
Veces Juventud, un’iniziativa di carattere sociale
a beneficio dei settori sociali più umili e
sfavoriti.
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In Venezuela
il fascismo alza il tiro
(Traduzione GM - Granma Int.)
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