La scoperta di fosse comuni a
Guerrero compromette il governo messicano
Orlando Oramas Leon
La scoperta di fosse comuni a Iguala, nello stato
messicano di Guerrero, dove si presume si trovino
i resti dei 43 studenti normalisti spariti dopo la
repressione della polizia, nel fine settimana
scorso, compromette oggi le autorità federali.
Il Procuratore di Giustizia di Guerrero, Iñaky
Blanco, ha informato, sabato 4, della scoperta di
varie fosse clandestine con un numero
indeterminato di cadaveri, nel municipio di
Iguala.
Le fosse si trovano nella colonia di Pueblo
Viejo, a 15 chilometri da dove sono avvenuti i
fatti del 26 e del 27 settembre, che hanno
provocato la morte dei sei persone, tra le quali
tre studenti , 14 feriti e la scomparsa di 43
alunni normalisti.
In accordo con i rapporti diffusi dal servizio
medico forense, è iniziato il trasferimento dei
corpi, mentre gli elicotteri sorvolano l’area dove
si trova il presidente della Commissione Nazionale
dei Diritti Umani, Ramón Navarrete, con elementi
della Marina e della Protezione Civile.
Fonti vicine alle investigazioni credono che ci
siano sufficienti prove per considerare che questi
corpi corrispondono agli studenti scomparsi dalla
Norma Rurale di Ayotzinapa, ma le autorità
preferiscono aspettare le prove del DNA per
confermarlo, come coincidono i media di stampa.
Ventidue poliziotti sono stati accusati d’aver
sparato contro i normalisti in vari incidenti a
Iguala, avvenuti dopo una manifestazione contro la
discriminazione del lavoro da parrte dei
professori rurali.
Una commissione di familiari degli scomparsi e
delle organizzazioni sociali di Guerrero aveva
reclamato venerdì 3, in una riunione svolta nella
Segretaria di Governo, l’intervento delle
autorità federali nella ricerca dei giovani
scomparsi.
( Traduzione GM – Granma Int.)
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