Prigionieri Politici dell'Impero| MIAMI 5  

     

N U E S T R A   A M E R I C A

  L'Avana. 6 Maggio 2014

   

Renč González  ha ricevuto  le
Chiavi  di Caracas

 Silvia Martínez  - Foto AVN

Il sindaco del municipio Libertador, Jorge Rodríguez, ha consegnato le chiavi di Caracas  all’antiterrorista cubano René González, che č  giunto in questa capitale invitato dal governo venezuelano.

“Vengo a ringraziare a nome dei Cinque - come si conosce questo gruppo di antiterroristi condannati ingiustamente negli Stati Uniti - per tutto  l’appoggio ricevuto dal Venezuela nella nostra lotta e perchč si faccia  giustizia, con l’impegno di lottare per i nostri fratelli fino quando torneranno  a casa”, ha dichiarato René  González, dopo aver posto una corona di fiori per il Libertador Simón Bolívar, nella Piazza che porta il suo nome.

L’Eroe cubano ha reso omaggio al  comandante Chávez nella Caserma della Montagna.
L’Eroe cubano ha reso omaggio al  comandante Chávez nella Caserma della Montagna.

René González e Fernando González sono stati liberati, dopo aver scontato tutta la loro condanna, mentre  Gerardo Hernández, Ramón Labańino e Antonio Guerrero sono sempre prigionieri nelle carceri federali degli USA.

René ha detto, parlando dell’accoglienza: “Qui il calore umano č immenso e in questo cubani e venezuelani ci assomigliamo, e come gente dei Caraibi abbiamo la capacitŕ di offrire affetto e ricevere  il visitatore che viene, come un amico”.

La capo del Governo del Distretto dalla Capitale, Jacqueline Farías, ha dato il benvenuto a Caracas a René González e a sua moglie, Olga Salanueva, a nome del presidente Nicolás Maduro, che quando era ministro degli Esteri fu il leader nella difesa della causa degli antiterroristi  cubani,  ha segnalato.

“Questa visita č un onore perchč permette di palpare l’esempio della resistenza del popolo cubano e ci dŕ piů forza in questo momento, con il secondo tentativo di colpo di Stato da parte della destra piů reazionaria, che vuole distruggere la nostra Rivoluzione”, ha detto Jacqueline Farías.

René González ha assicurato che: “La solidarietŕ con la causa del gruppo č stata non solo una forza spirituale, ma anche materiale nelle condizioni d’isolamento ed ha segnalato l’importanza della quantitŕ di lettere inviate da tutto il mondo, includendo il Venezuela, perchč questo  dŕ forza nel carcere ed eleva e fa sě che si apprenda a rispettare Cuba, quando vedono tante lettere provenienti da tanti paesi”,  ha aggiunto.

L’omaggio a Chávez nella Caserma della Montagna René González ha segnalato che con lo scomparso presidente Hugo Chávez, al quale ha reso omaggio nella Caserma della Montagna, aveva piů di un debito: “Avevo un obbligo e per questo ho chiesto che fosse il primo luogo da visitare. Ho avuto il privilegio di conversare con lui quando venne a L’Avana, ha ricordato, e io stavo lŕ in libertŕ vigilata, ed abbiamo conversato come due rivoluzionari, come due vecchi soldati, ma soprattutto come due esseri umani i cui cuori battono per gli stessi ideali”.

Poi ha ricordato anche che: “In quel poco tempo abbiamo fatto comunione e lui mi ha invitato ad venire qui in Venezuela e in quel momento abbiamo sognato la possibilitŕ di  andare su un carro armato, dato che tutti e due eravamo stati carristi e paracadutisti.

La dovevo questa visita a Chávez, per tutto quello che ha rappresentato per i Cinque.

Č un nostro dovere ricordare sulla sua tomba che lui starŕ sempre con noi e L’America Latina, sino a che saremo quella nazione che voleva Bolívar”, ha concluso René González. ( Traduzione  GM- Granma Int.)
 

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