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Governo e contadini colombiani
ristabiliscono la tavola del dialogo
Maylín
Vidal
La tavola dei negoziati tra il governo e i
contadini colombiani che hanno scioperato per
una settimana, è stata ristabilita dopo la
tensione generata per l’interruzione dei
dialoghi da parte dell’esecutivo.
Mercoledì scorso, 30 aprile, il vice ministro
dell’Agricoltura, Hernán Román, ha annunciato
che era stato deciso di sospendere le
conversazioni perchè erano stati informati di
alcuni disordini pubblici.
I rappresentanti dei contadini hanno sostenuto
che la ragione per interrompere i negoziati era
la mancata presenza del ministro
dell’agricoltura, Rubén Darío Lizarralde, all’
incontro e lo scarso interesse di voler
risolvere i problemi dei contadini.
Lizarralde, venerdì 2 maggio, ha detto che i
dialoghi sarebbero ripresi il 4 maggio, e i
rappresentanti di Dignità Agricola, che guidano
questa nuova protesta per le inadempienze del
governo che si trascinano da nove mesi, hanno
chiesto la presenza del vicepresidente Angelino
Garzón, che fu l’intermediario nello sciopero
dell’agosto del 2013
Anche se ci sono stati 25 manifestanti detenuti
e vari feriti, la mobilitazione si è svolta
pacificamente nei dipartimenti di Boyacá,
Putumayo, Bolivar e Tolima.
A Huila venerdì 2 maggio ci sono stati degli
scontri e l’intervento dello Squadrone Mobile
Antidisturbi ha provocato vari feriti nella
liberazione delle strade.
Domenica 4, l’associazione contadina della
Valle del Fiume Cimitara, distinta nel 2010 con
il Premio Nazionale della Pace, ha annunciato
che ieri, lunedì 5, si sarebbe unita al
protesta.
Gli agricoltori danneggiati da una politica
economica neoliberista che li rende sempre più
poveri, chiedono tra le altre cose di negoziare
di nuovo i Trattati di Libero Commercio
implementati nel paese, i finanziamenti dei
crediti e un calo dei prezzi delle attrezzature.
(Traduzione GM - Granma Int.)
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