Reclami di giustizia e di
condanna della narco-politica in Paraguay
Javier Rodriguez Roque

Il reclamo nazionale di giustizia per
l’assassinio del giornalista Pablo Medina e
della sua assistente Antonia Almada con la
condanna del potere della narco-politica è stato
presente per tutta la settimana scorsa in
Paraguay.
Medina, che denunciava le attività dei
trafficanti e la loro connivenza con politici e
funzionari nel dipartimento settentrionale di
Canindeyú, è stato giustiziato come la sua
assistente da un gruppo di sicari lo scorso 16
ottobre su una strada di campagna, mentre
ritornavano da un lavoro.
Le indignate proteste e le denunce dei media di
diffusione e delle organizzazioni popolari hanno
posto alla luce pubblica gli autori del crimine,
con alla testa il sindaco di Ypahjué, Vilmar
Acosta e le segnalazioni, come protettrice del
gruppo della deputata Cristina Villalba.
In quindici giorni nemmeno uno dei responsabili
è stato detenuto, si crede, per le infiltrazioni
sulle azioni della polizia, che hanno permesso
di scappare dagli operativi e dalle
perquisizioni, durante le quali sono state
sequestrate tre tonnellate di marijuana in una
fattoria del sindaco Acosta.
Partendo da lì e installata la sfiducia nella
comportamento degli investigatori, le denunce
della stampa hanno permesso di conoscere
dettagli di eventuali vincoli di altri
legislatori e funzionari con le mafie che si
dedicano alla produzione e all’ esportazione
delle droghe e al contrabbando.
Gli sforzi del ministero degli Interni e della
Procura Generale por convincere la popolazione
sulla buona marcia nelle investigazioni, durante
una conferenza stampa si sono scontrati con le
denunce precise dei reporter contro il prefetto
Néstor Cañete tanto da obbligare a sostituirlo.
Cañete, assegnato al caso con altri due
prefetti, è lo stesso che tra anni fa ordinò la
liberazione di Acosta e di suo padre, detenuti
per presunto omicidio, quando s’incontrarono dei
resti umani seppelliti nella loro proprietà. Ora
è stato impossibile detenerlo di nuovo.
Tutta la vicenda per le pubbliche accuse dei
protettori o dei protetti dal narcotraffico, che
sono un gruppo di parlamentari tutti del
Partido Colorado e le proteste quotidiane per le
strade hanno dato il via per la convocazione di
un Vertice dei Poteri dello Stato.
Il presidente Horacio Cartes ha ordinato la
riunione per oggi lunedì 3 novembre, con
un’agenda integrata delle analisi delle
investigazioni sull’assassinio di Medina, le
denunce di corruzione negli organi statali e la
già segnalata presenza della narco-politica in
distinte istanze dello Stato. ( Traduzione GM –
Granma Int.)
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