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N U E S T R A   A M E R I C A

  L'Avana. 3 Aprile 2014

   

Cile: 6 morti e un milione  di sfollati

Ritirata l’allerta di tsunami dopo il terremoto 8,3 nel nord del paese

L’allerta di tsunami per tutto il territorio del Cile è stata ritirata, dopo il terremoto di 8.2 gradi  che ha lasciato almeno sei morti , secondo le ultime informazioni, e quasi un milione di sfollati.

In un comunicato il ministro degli Interni,  Rodrigo Peñailillo, ha assicurato la cancellazione in tutto il paese del pericolo di tsunami, ma ha richiamato a mantenere le precauzioni nelle prossime ore, perchè si stimano variazioni tra 0.3 metri e sino a un metro sul livello del mare ad Arica, Pisagua, Iquique, Patache, Tocopilla e Mejillones”.

Un altro terremoto di 8,3 gradi ha colpito martedì 1º aprile, nella notte, il nord del Cile, e il servizio geologico degli  Stati Uniti ha informato che il movimento tellurico è avvenuto a 83 chilometri dalle coste cilene.  

Le popolazioni vicine alla zona sono state allontanate, ha riportato subito TeleSur.

L’Ufficio Nazionale d’Emergenza (Onemi) aveva emesso un’allarme per far sì che i cittadini cileni raggiungessero luoghi sicuri.  

L’oceanografo Alfonso Campuzano, aveva allertato che "è probabile che un tsunami si manifesti, e che il mare cominci a ritirarsi, e quando questo succede è necessario che la popolazione sia il più lontano possibile dalla costa”.

Inoltre aveva raccomandato alla popolazione cilena che di fronte a un’allerta di tsunami si devono evacuare anche le zone più alte e ci si deve mantenere il più lontano possibile dalla costa, soprattutto gli abitanti di Iquique (a nord) e del porto, che sono i più vulnerabili.

“Nel caso di  Arica, la popolazione che si trova a livello del mare, deve mantenere  la calma e localizzare un punto per allontanarsi” aveva spiegato Campuzano, ripetendo che la zona di Iquique è una delle più vulnerabili, e gli articoli dei media cileni avevano  segnalato che onde di circa 1.4 metri cominciavano a giungere alle coste.

Il corrispondente di TeleSUR in Perú, Jaime Herrera, ha indicato che "Tacna è stata la cittadina più colpita, ci sono migliaia persone senza elettricità ed alcune vie sono ostruite”.

Ci sono state più di 80 scosse sino a mercoledì 1º aprile.

La terra non smette di muoversi dal 16 marzo, quando 100.000 persone sono state evacuate verso le colline dopo un terremoto di 6.7 gradi Richter con allerta preventiva di tsunami, ha ricordato ancora TeleSur. ( Traduzione Granma Int.)
 

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