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Cile: 6 morti e un milione di
sfollati
Ritirata l’allerta di tsunami
dopo il terremoto 8,3 nel nord del paese
L’allerta di tsunami per tutto il territorio del
Cile è stata ritirata, dopo il terremoto di 8.2
gradi che ha lasciato almeno sei morti ,
secondo le ultime informazioni, e quasi un
milione di sfollati.
In un comunicato il ministro degli Interni,
Rodrigo Peñailillo, ha assicurato la
cancellazione in tutto il paese del pericolo di
tsunami, ma ha richiamato a mantenere le
precauzioni nelle prossime ore, perchè si
stimano variazioni tra 0.3 metri e sino a un
metro sul livello del mare ad Arica, Pisagua,
Iquique, Patache, Tocopilla e Mejillones”.

Un altro terremoto di 8,3 gradi ha colpito
martedì 1º aprile, nella notte, il nord del
Cile, e il servizio geologico degli Stati Uniti
ha informato che il movimento tellurico è
avvenuto a 83 chilometri dalle coste cilene.
Le popolazioni vicine alla zona sono state
allontanate, ha riportato subito TeleSur.
L’Ufficio Nazionale d’Emergenza (Onemi) aveva
emesso un’allarme per far sì che i cittadini
cileni raggiungessero luoghi sicuri.
L’oceanografo Alfonso Campuzano, aveva allertato
che "è probabile che un tsunami si manifesti, e
che il mare cominci a ritirarsi, e quando questo
succede è necessario che la popolazione sia il
più lontano possibile dalla costa”.
Inoltre aveva raccomandato alla popolazione
cilena che di fronte a un’allerta di tsunami si
devono evacuare anche le zone più alte e ci si
deve mantenere il più lontano possibile dalla
costa, soprattutto gli abitanti di Iquique (a
nord) e del porto, che sono i più vulnerabili.
“Nel caso di Arica, la popolazione che si trova
a livello del mare, deve mantenere la calma e
localizzare un punto per allontanarsi” aveva
spiegato Campuzano, ripetendo che la zona di
Iquique è una delle più vulnerabili, e gli
articoli dei media cileni avevano segnalato che
onde di circa 1.4 metri cominciavano a giungere
alle coste.
Il corrispondente di TeleSUR in Perú, Jaime
Herrera, ha indicato che "Tacna è stata la
cittadina più colpita, ci sono migliaia persone
senza elettricità ed alcune vie sono ostruite”.
Ci sono state più di 80 scosse sino a mercoledì
1º aprile.
La terra non smette di muoversi dal 16 marzo,
quando 100.000 persone sono state evacuate verso
le colline dopo un terremoto di 6.7 gradi
Richter con allerta preventiva di tsunami, ha
ricordato ancora TeleSur. ( Traduzione Granma
Int.)
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