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								Obama vuole chiudere il carcere  
								di Guantánamo nel 2015 
								 
								
								“Dobbiamo chiuderla”, ha detto Barack Obama, 
								riferendosi alla prigione di Guantánamo, 
								parlando di una realtà che considera un problema 
								per la sicurezza nazionale.   
								
								Durante queste giornate natalizie, l’eventuale 
								chiusura della prigione nella Base navale di 
								Guantánamo, a Cuba, è una delle principali sfide 
								nell’agenda del presidente statunitense, ha 
								informato l’agenzia cubana Prensa Latina. 
								
								Di fronte alla prospettiva di un Congresso che 
								si oppone nel due Camere da gennaio, e dopo 
								l’annuncio di azioni esecutive catalogate come 
								audaci, in materia migratoria e delle relazioni 
								con Cuba, Obama ha lasciato da parte - prima di 
								andare alla Hawaii con la famiglia - la polemica 
								attorno al centro di detenzione che si trova nel 
								territorio cubano, occupato contro la volontà 
								del governo dell’Isola.  
								
								Il presidente ha firmato la scorsa settimana una 
								legge che autorizza 585.000 milioni di dollari 
								per il Dipartimento della Difesa, ma ha inviato 
								un messaggio al Capitolio, nel quale segnala che 
								l’operazione continua che riguarda la  prigione 
								di Guantánamo è un buco nella sicurezza 
								nazionale.  
								
								“Dobbiamo chiuderla”, ha sostenuto Obama, che ha 
								ripreso il tema in un talk show della CNN 
								durante il quale ha assicurato che farà tutto il 
								possibile per realizzare questo obiettivo. 
								 
								
								L’inquilino della Casa Bianca ha discusso le 
								restrizioni per il trasferimento dei prigionieri 
								nei centri del territorio statunitense ed è 
								stato oggetto a sua volta di critiche per i 
								trasferimenti di questi nelle loro nazioni 
								d’origine.  
								
								Le disposizioni del Congresso su questo tema 
								potrebbero, in certe circostanze, violare il 
								principio costituzionale della separazione dei 
								poteri,  dal punto di vista del governante, e 
								per questo Obama ha invitato i membri dei due 
								partiti a lavorare per chiudere il tristemente 
								famoso centro di detenzione, che si mantiene dal 
								2002, un fatto che considera un imperativo 
								nazionale.  
								
								Pochi giorni fa si è dimesso Cliff Sloan, che 
								negoziava la chiusura di questo carcere nella 
								base navale  di Guantánamo. 
								
								Sloan ha lasciato il ruolo d’inviato speciale 
								del Governo, incaricato del trasferimento dei 
								prigionieri, frustrato per il ritardo del 
								Pentagono nel trasferirli, dopo l’approvazione 
								della loro partenza.   
								
								Le fonti più vicine al funzionario hanno detto 
								che solo pochi prigionieri sono stati liberati: 
								 quattro sono stati trasferiti di recente in 
								Afganistan,  e altri quattro sono stati accolti 
								 in Uruguay, mentre altri sono trattenuti senza 
								motivazioni.  
								
								Dal novembre scorso sono stati trasferiti 17 
								prigionieri e l’amministrazione pensa di ridurre 
								la quantità di questi a Guantánamo a meno di 
								100, per fare pressione sul Congresso,  perchè 
								cambi la legge che proibisce il loro 
								trasferimento negli Stati Uniti. ( Traduzione GM 
								- Granma Int.) 
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