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								La Cepal segnala in Cile 
								l’impegnocon il cambio climatico
 
								
								Fausto Triana 
								
								Argentina, Cile, Colombia, Ecuador, Messico e 
								Uruguay spiccano tra i paesi con studi avanzati 
								nel tema dell’economia del cambio climatico, uno 
								sforzo salutato dalla Cepal. 
								
								La Commissione Economica per l’America Latina e 
								i Caraibi (CEPAL) ha fatto un bilancio di una 
								serie di investigazioni  che si svolgono da più 
								di dieci anni, a proposito del Vertice sul 
								cambio Climatico che si effettuerà a New York il 
								prossimo 23 settembre, ed ha spiegato che tra 
								gli studi effettuati appaiono gli impatti 
								economici e socio-economici di questo fenomeno e 
								i suoi effetti sulle coste della regione. 
								
								Inoltre ha valutato positivamente il lavoro dei 
								paesi citati ed ha segnalato che si stanno 
								aspettando le relazioni dell’America Centrale, 
								dei Caraibi,  Bolivia, Perù e Paraguay. 
								
								Si sta lavorando molto a fondo nel tema del 
								cambio climatico e la sua relazione con settori 
								strategici dell’economia della regione. 
								
								“A volte sembra estraneo, ma stiamo già vedendo 
								gli effetti diretti in molti paesi”, ha detto 
								Alicia Bárcena,  segretaria esecutiva della 
								Cepal, che ha puntualizzato che il tema viene 
								trattato con serietà nella regione. 
								
								L’entità delle Nazioni Unite ha indicato che si 
								stanno mobilitando gli sforzi politici per 
								ottenere un accordo vincolante nella 21ª 
								Conferenza delle Parti della Convenzione  sul 
								Cambio Climático (COP 21), che si svolgerà a 
								Parigi, in Francia, nel 2015. 
								
								Sul particolare la Cepal ha considerato che 
								questo aggiustamento potrà iniziare la sua 
								gestione dal 1º al 2 dicembre di quest’anno 
								nella COP 20, che si terrà a Lima, in Perù. 
								
								L’impatto nell’uso, la distribuzione, l’entrata, 
								la povertà e la vulnerabilità delle zone 
								costiere dell’area, sono altre variabili che la 
								Cepal analizza. (Traduzione GM – Granma Int.)
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