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								 La 
								mano sporca della Chevron  
								
								La compagnia petrolifera degli 
								Stati Uniti ha inquinato milioni di metri cubi 
								di terra in Ecuador.   
								
								Luisa María 
								González    
								
								La compagnia petrolifera statunitense Chevron ha 
								contaminato cinque milioni di metri cubi di 
								terra in  Ecuador, per cui dovrà pagare 9500 
								milioni di dollari, dicono le cifre del 
								ministero dell’Ambiente, diffuse nel paese.
								 
								
								Citata dal quotidiano El Telégrafo, la ministra 
								Lorena Tapia ha rivelato che i luoghi inquinati 
								a livello di qualità della terra potrebbero 
								essere circa cinque milioni di metri cubi, una 
								grande quantità di territorio nelle province di 
								Orellana e Sucumbíos. 
								
								Lo Stato sta ancora quantificando i danni 
								provocati dall’impresa Texaco, assorbita nel 
								2001 dalla Chevron, che ha operato in Amazzonia 
								dal 1964 al 1990.  
								
								“Continueremo a calcolare i danni provocati 
								all’acqua, all’aria, al suolo e quelli sociali 
								nell’ambito della sanità”, ha detto la ministra 
								Tapia. 
								
								“In decenni di operazioni la multinazionale ha 
								aperto mille piscine e fosse, nelle quali ha 
								depositato 64 milioni di litri di greggio e 71 
								milioni di litri di residui, e non ha mai preso 
								le misure necessarie per evitare 
								l’inquinamento”, ha indicato il minstro degli 
								Esteri Ricardo Patiño. 
								
								Addizionalmente, l’impresa non ha rispettato 
								l’impegno di risanare 264 piscine di rifiuti.
								 
								
								Per denunciare a livello internazionale questo 
								caso, e il rifiuto della petrolifera di farsi 
								carico delle proprie responsabilità e obbedire 
								alla sentenza della giustizia ecuadoriana, Quito 
								ha promosso la campagna “La mano sporca della 
								Chevron”.  
								
								Con questa iniziativa diverse personalità e 
								artisti, tra i quali Mia Farrow, il gruppo Calle 
								13 e Danny Glover, hanno visitato la zona ed 
								hanno constatato l’inquinamento. (Traduzione GM 
								- Granma Int.)
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