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Il Venezuela denuncerà nel MNOAL
l’ingerenza degli USA
La denuncia dà continuità ad
un’offensiva per la verità della diplomazia del
Venezuela. Una notificazione simile è stata
presentata presso l’Unione delle Nazioni
Sudamericane (UNASUR)
Osviel
Castro Medel
Il ministro delle Relazioni Estere Elías Jaua
Milano, ha detto che il Governo del Venezuela
denuncerà al Movimento dei Paesi non Allineati -
MNOAL - la ripetuta ingerenza degli Stati Uniti
nei temi interni della nazione sudamericana.
Parlando con i giornalisti accreditati, il
ministro ha aggiunto che: “Il 28 e 29 maggio in
Algeria, nel Vertice Ministeriale del MNOAL -
che ha definito come un gruppo d’opinione più
numeroso ed influente dell’Organizzazione delle
Nazioni Unite- noi parleremo della difesa della
pace del popolo venezuelano, in difesa del
diritto di vivere in democrazia.

La denuncia è la continuità ad un’offensiva per
la verità della diplomazia del Venezuela, che ha
già avuto un precedente con una notifica simile
presso l’Unione delle Nazioni Sudamericane
(UNASUR).
Il Ministro ha anche segnalato che il prossimo
passo sarà la realizzazione di un’imputazione
uguale, nel Vertice del Gruppo dei 77 più la
Cina, che si svolgerà il 14 e 15 giugno a Santa
Cruz, nello Stato Plurinazionale della Bolivia.
Prima dell’incontro con i giornalisti che si è
svolto nella Casa Amarilla Antonio José de
Sucre, con sede nel centro di Caracas, la
Cancelleria ha consegnato un documento di 45
pagine che contiene 29 dichiarazioni emesse da
diversi rappresentanti del governo degli Stati
Uniti, dal 12 febbraio all’8 maggio, nelle quali
si apprezzano chiare intromissioni ai temi
interni venezuelani.
Il Ministro degli Esteri ha segnalato anche la
riunione svolta la scorsa settimana nelle Isole
Galápagos, in Ecuador, dove i paesi di UNASUR
hanno emesso un comunicato nel quale hanno
respinto l’iniziativa legislativa statunitense
nella quale si cerca di sanzionare
unilateralmente funzionari venezuelani.
Nel testo si ribadisce che si tratta di una
misura che viola il diritto internazionale e
rappresenterebbe un ostacolo per ottenere la
pace in Venezuela.
“Questo dimostra che è sorta un nuova dottrina
sudamericana indipendente, con poteri
egemonici”, ha concluso Jaua, che ha ringraziato
la posizione di questo blocco, formato da
Uruguay, Argentina, Perù, Cile,
Venezuela, Ecuador, Guyana, Suriname, Bolivia,
Colombia, Brasile e Paraguay. (Traduzione GM-
Granma Int.)
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