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N U E S T R A   A M E R I C A

  L'Avana. 28 Maggio 2014

   

Il Venezuela denuncerà nel MNOAL l’ingerenza degli USA

La denuncia dà continuità ad un’offensiva per la verità della diplomazia del Venezuela. Una notificazione simile è stata presentata presso l’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR)

 Osviel Castro Medel

Il ministro delle Relazioni Estere Elías Jaua Milano, ha detto che il Governo del Venezuela denuncerà al Movimento dei Paesi non Allineati - MNOAL - la ripetuta ingerenza degli Stati Uniti nei temi interni della nazione sudamericana.

Parlando con i giornalisti accreditati, il ministro ha aggiunto che: “Il 28 e 29 maggio in Algeria, nel Vertice Ministeriale del MNOAL - che ha definito come un gruppo d’opinione più numeroso ed influente dell’Organizzazione delle Nazioni Unite-  noi parleremo della difesa della pace del popolo venezuelano, in difesa del diritto di vivere in democrazia.

La denuncia è la continuità  ad un’offensiva per la verità della diplomazia del Venezuela, che ha già avuto un precedente con una notifica simile  presso l’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR).

Il  Ministro ha anche segnalato che il prossimo passo sarà la realizzazione di un’imputazione uguale, nel Vertice del Gruppo dei  77 più la Cina, che si svolgerà il 14 e 15 giugno a Santa Cruz, nello Stato Plurinazionale della Bolivia.

Prima dell’incontro con i giornalisti che si è svolto nella Casa Amarilla Antonio José de Sucre, con sede nel centro di Caracas, la Cancelleria ha consegnato un documento di 45 pagine che contiene  29 dichiarazioni emesse da diversi rappresentanti del governo degli Stati Uniti, dal 12 febbraio all’8 maggio, nelle quali si apprezzano chiare intromissioni ai temi interni venezuelani.

Il Ministro degli Esteri ha segnalato anche la riunione svolta la scorsa settimana nelle Isole Galápagos, in Ecuador, dove i paesi di UNASUR hanno emesso un comunicato nel quale hanno respinto l’iniziativa legislativa statunitense nella quale si cerca di sanzionare unilateralmente funzionari venezuelani.

Nel testo si ribadisce che si tratta di una misura che viola il diritto internazionale e rappresenterebbe un ostacolo per ottenere la pace in Venezuela.

“Questo dimostra che è sorta un nuova dottrina sudamericana indipendente,  con poteri egemonici”, ha concluso Jaua, che ha ringraziato la posizione di questo blocco, formato da Uruguay, Argentina, Perù, Cile,

 Venezuela, Ecuador, Guyana, Suriname, Bolivia, Colombia, Brasile e Paraguay. (Traduzione GM- Granma Int.)
 

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