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Gli studenti venezuelani
condannano le azioni violente nel paese
Edilberto F.
Méndez Amador
Circa 25.000 studenti medi del Venezuela hanno
partecipato al Foro studentesco per la Pace ed
hanno condannato le azioni violente avvenute in
questo paese, perpetrate dalla destra più
reazionaria, si legge in una nota del
Ministero delle Relazioni Interne, Giustizia e
Pace. L’informazione proviene dalla titolare
della Direzione Generale di Prevenzione del
Delitto, Alis Boscán, che ha presieduto
l’incontro con gli studenti della Grande Caracas
, compreso nel Foro di venerdì 23 maggio.
La funzionaria ha segnalato che la Direzione di
Prevenzione diffonde in tutto il paese messaggi
di prevenzione per la pace e contro la violenza
che sono indirizzai anche agli scolari delle
elementari e che prossimamente si svilupperanno
attività preventive dove risiedono questi
studenti.

Il leader studentesco dell’Università
Nazionale Sperimentale della Sicurezza (Unes)
Carlos Grillet, presente all’incontro, ha
segnalato che nei centri di studio si deve
creare una cultura di pace per minimizzare i
deficit dei convivenza ed ha segnalato
l’importanza del richiamo per gli alunni, perchè
formino parte della Polizia Nazionale
Bolivariana quando saranno diplomati, per
proteggere i venezuelani, con una prospettiva
più umanista e perchè siano garanti dei diritti
umani.
Come rappresentante degli studenti della scuola
tecnica Jesús Tebar, di Los Teques, nello
stato di Miranda, ha parlato Génesis Sánchez,
che ha condannato la violenza per destabilizzare
e le guarimbas: “Perchè siamo studenti e
vogliamo la pace per continuare a vivere nella
nostra bella Venezuela! Siamo totalmente
d’accordo con le azioni della Rivoluzione,
vogliamo la pace, la convivenza e condanniamo
gli studenti che distruggono i nostri
patrimoni!”, ha terminato. (Traduzione GM
-Granma Int.)
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