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								Abya Yala,
								
								
								il nome aborigeno dell’America 
								
								“Ma dopo giunse l’oscurità con 
								gli invasori stranieri. Sospinti dalla cupidigia 
								giunsero sino al nostro continente  Abya Yala 
								per sottomettere le nazioni indigene.” 
								 
								
								Evo Morales Ayma. 
								
								Acela Caner Román
								 
								 
								
								 Nel 1990 - mentre nel mondo si promuovevano 
								differenti azioni  per commemorare il 500º 
								anniversario della “Scoperta delle Americhe”-, 
								Quito, la capitale dell’Ecuador, fu sede del 
								Primo Incontro Continentale dei Popoli Indiani 
								d’America.  
								
								Centinaia d discendenti dei popoli originali 
								delle Americhe andarono all’appuntamento per 
								esprimere la loro opposizione ai festeggiamenti 
								programmati per celebrare il mezzo millennio 
								dall’arrivo di Crisfoforo Colombo nel 
								continente.  
								Non 
								c’era motivo per festeggiare il 12 ottobre del 
								1492.  ´ 
								La 
								data non segna la scoperta di un nuovo mondo, 
								perchè il territorio era già stato scoperto e 
								abitato migliaia di anni prima. E nemmeno 
								accettavano il concetto “incontro di due 
								culture”, come gli specialisti eufemisticamente 
								proponevano per intitolare l’avvenimento che 
								aveva dato inizio al genocidio della popolazione 
								aborigena delle Americhe.  
								
								Basato su questa realtà, il rifiuto dei popoli 
								indigeni crebbe di fronte alla tergiversazione 
								di una storia continuamente manipolata dal mito 
								colonialista euro centrico.  
								
								L’incontro di Quito ha marcato uno spazio di 
								unità e di nuove forze di lotta per preservare 
								la loro cultura e salvaguardare la madre natura 
								[ la Pachamama].  
								
								Inoltre tra i presenti all’incontro risorse con 
								forza un antico reclamo dei popoli indigeni: le 
								terre degli antenati non dovevano portare il 
								nome imposto dai colonizzatori.  
								
								Furono molti i vocaboli autoctoni proposti per 
								denominare il continente e tra questi: 
								Ixachilan, Runa Pacha y Abya Yala. 
								 
								Da 
								dove provengono questi nomi e che significano 
								nella loro lingua originale?  
								
								IXACHILAN, è un termine náhuatl che si traduce 
								come “Immensità”.  Questa voce era 
								utilizzata nei tempi degli aztechi  per 
								denominare gli estesi territori situati attorno 
								alla Valle del Messico.  
								
								RUNA PACHA, è un’espressione formata dai 
								vocaboli quechua Runa, che vuol dire  gente, 
								persona, indigeno, e Pacha, che significa Terra, 
								Mondo, Cosmo.  
								Per 
								questo, Runa Pacha si traduce abitualmente come 
								Mondo Indigeno.  
								
								ABYA YALA, in lingua kuna significa: 
								terra in fiore o terra matura, ed è il 
								termine  utilizzato da questo popolo 
								indigeno originario dell’istmo di Panama e dal 
								nord della Colombia, per denominare tutte le 
								terre che esistono.  
								
								Dopo numerosi incontri e riflessioni alla 
								ricerca di un vocabolo che – dall’Alasca alla 
								Patagonia - nominasse la culla dei loro 
								antenati, il termine di 
								
								 Abya Yala è riconosciuto dalla 
								maggioranza dei popoli originali come il nome 
								aborigeno dalla grande massa continentale 
								americana. 
								
								 L’unità dei popoli indigeni della Abya Yala
								 
								
								L’unità dei popoli indigeni della Abya Yala, 
								acquistò forza durante la Campagna 
								Continentale di Resistenza Indigena, che 
								organizzò mobilitazioni in tutto il continente 
								contro le celebrazioni progettate per il 12 
								ottobre del 1992.  
								
								Successivamente si consolidò nel 2000, quando a 
								 Teotihuacán, in Messico, si organizzò il 1º 
								Vertice Indigeno della  Abya Yala. 
								 
								Un 
								altro momento di grande significato nell’unità 
								degli aborigeni del continente  fu realizzato in 
								Venezuela nel 2002, quando fu riconosciuta la 
								data del 12 ottobre come Giorno della Resistenza 
								Indigena,  in rivendicazione dei popoli 
								originali di fronte alla violenza dei 
								colonizzatori europei.  
								I 
								concetti di Giorno della Razza e Giorno dello 
								Spagnolismo, manipolati dai colonizzatori per 
								dare gloria alla “scoperta dell’America” sono 
								stati respinti dai discendenti diretti dei 
								primitivi abitanti del continente.  
								I 
								popoli originari in difesa delle loro tradizioni 
								e cultura e contro le aggressioni alla  
								Pachamama – hanno rinforzato la loro unità in 
								incontri di grande importanza, e tra questi 
								vanno segnalati: il II Vertice  Continentale 
								dei Popoli e delle Nazionalità Indigene 
								della  Abya Yala, svolto nella capitale 
								dell’Ecuador nel 2004.  
								Il
								Vertice  Continentale dei Popoli e delle 
								Organizzazioni Indigene, nel 2005, che si 
								svolse a Mar del Plata  in Argentina. L’Incontro 
								Continentale dei Popoli e le Nazionalità 
								Indigene della  Abya Yala, effettuato a La 
								Paz, in Bolivia, nel 2006, preceduto dalla 
								cerimonia della nomina ufficiale di Evo Morales 
								come presidente della Bolivia,  a Tihuanaco e il
								III Vertice continentale dei popoli e le 
								nazionalità indigene della Abya Yala, 
								realizzato a Iximche, in Guatemala, nel marzo 
								del 2007. 
								
								Nell’agosto del 2007, si svolse in  Venezuela il
								Primo Congresso della Grande
								Nazione della 
								
								Abya Yala.  
								Da 
								allora sotto le bandiere della 
								Grande Nazione della 
								
								Abya Yala, si riuniscono 
								 periodicamente i rappresentanti dei popoli 
								indigeni del continente, per dibattere sui 
								differenti fattori che minacciano la specie 
								umana e le comunità originali.  
								
								“Per la salvezza della  Pachamama e la salvezza 
								della specie umana”, è lo slogan che esprime il 
								sentire dei popoli della Grande Nazione 
								
								 Abya Yala.  
								
								
								Come recita la Dichiarazione finale del 
								
								V Congresso Grande Nazione Abya Yala
								
								
								Antimperialista dei Popoli Indigeni 
								– realizzato nell’agosto del 2012 a 
								
								
								 Kavanayén, nel municipio Gran Sabana dello 
								stato Bolívar, in Venezuela - i popoli indigeni 
								del  continente riaffermano: 
								“I 
								vincoli ancestrali che ci identificano come 
								figli della Abya Yala, e il legato culturale che 
								i popoli indigeni siamo obbligati a trasmettere 
								alle nuove generazioni per preservare le nostre 
								identità”. 
								
								Inoltre ratificano l’attivo ruolo che 
								corrisponde al loro impegno come difensori della 
								Pachamama, attraverso la protezione delle 
								ricchezze naturali e del patrimonio culturale e 
								ancestrale della regione.  
								
								Abya Yala, al di là della sua connotazione come 
								nome aborigeno del continente, significa la 
								difesa,  la conservazione delle culture 
								originali e un impegno di lotta contro la 
								denominazione, dall’epoca della colonia sino ai 
								tempi attuali. (Traduzione Gioia Minuti) 
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