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Catturato in Messico un
narco-trafficante ricercato da anni
Martha Andrés
Il Prefetto della Repubblica, Jesús Murillo, ha
precisato, sabato 22, che l’arresto di Joaquín
"El Chapo" Guzmán, uno dei delinquenti più
ricercati del mondo è avvenuto sabato 22 alle
6.40 ora locale nello stato messicano di
Sinaloa.
Elementi della Segreteria della Marina (Semar)
hanno arrestato il narco - trafficante, senza
sparare un solo colpo, nella città di Mazatlán,
come risultato di un operativo che per vari mesi
ha contato sul coordinamento totale di tutte le
istanze del Governo federale
Il funzionario ha detto che nel mese di febbraio
ci sono stati momenti decisivi per l’arresto di
Guzmán, il leader del Cartello di Sinaloa, che
era già stato catturato nel 1993, ma che era
scappato nel gennaio del 2001 dalla prigione di
massima sicurezza di Puente Grande, nello stato
federale di Jalisco.
Murillo ha spiegato che in varie occasioni, nei
mesi scorsi, erano stati al punto di arrestarlo,
ma l’operazione si era complicata per
l’esistenza di tunnel che vincolano sette case,
tra le quali si muoveva il capo del Cartello.
In questa operazione sono state arrestate 13
persone e confiscate 97 armi lunghe e 36 corte,
due lancia granate, 43 veicoli, 16 case e
quattro fattorie.
Dal hangar della Semar, a Città del Messico,
dove è stato trasferito il detenuto, il Prefetto
ha aggiunto che con questa cattura sono già 75
le persone nella lista dei ricercati, con il
fine di consolidare la pace in Messico.
Il presidente Enrique Peña Nieto, dal suo spazio
nella rete sociale Twitter, ha confermato
l’arresto di Guzmán, dopo che i media locali
avevano cominciato a diffondere la notizia.
Murillo ha spiegato che il ritardo nella
diffusione dell’informazione era dovuto
all’attesa della conferma dell’identità del
detenuto, che ora sarà recluso nella prigione
corrispondente.
El Chapo, considerato il delinquente più
poderoso del mondo, con il suo Cartello ha
scatenato sanguinosi scontri per il controllo
della rotta delle droghe, soprattutto nella zona
del Pacifico e nella parte centrale della
frontiera messicana.
Guzmán era l’uomo più ricercato
dall’amministrazione per il controllo delle
droghe degli Stati Uniti ed ora affronterà molte
accuse, per assassinio e narcotraffico.
Peña Nieto, dopo la notizia, ha fatto i suoi
complimenti alle segreterie di Governo, alla
Difesa Nazionale e alla Marina, alla Prefettura,
alla Polizia Federale messicana e al Centro di
Coordinamento e Sicurezza Nazionale per questo
risultato. (Traduzione Granma Int.)
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