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N U E S T R A   A M E R I C A

 L'Avana. 23 Giugno 2014

   

Gli Indipendentisti portano il caso di Puerto Rico alla ONU

Waldo Mendiluza

Il dibattito sulla decolonizzazione  di Puerto Rico nell’Assemblea Generale della ONU è una priorità nella lotta per  l’indipendenza e l’autodeterminazione, ha segnalato la co-presidentessa del Movimento Indipendentista Nazionale Hostosiano (MINH), Wilma Reverón Collazo.

“Nonostante decenni di reclami per presentare il caso dell’isola latinoamericana e caraibica occupata dagli Stati Uniti dal 1898 non si è mai riusciti a introdurre la richiesta come tale nel foro mondiale che riunisce attualmente 193 paesi”, ha affermato in una dichiarazione a Prensa Latina.

Wilma Reverón Collazo si trova a New York per partecipare oggi, lunedì 23, alla sessione del Comitato Speciale di decolonizzazione della ONU, istanza che ha promosso la discussione del tema nell’Assemblea.

Quest’anno nuovamente Cuba con l’appoggio di nazioni come Venezuela, Nicaragua ed Ecuador sosterrà una risoluzione che ratifica il diritto inalienabile del popolo di Puerto Rico alla libera autodeterminazione e indipendenza, iniziativa simile a quelle approvate dal Comitato in 32 occasioni.

“La nuova risoluzione insiste nella richiesta che l’Assemblea Generale esamini in maniera amplia e in tutti i suoi aspetti la questione portoricana (boricua,)”, ha sottolineato ancora.

Per l’avvocatessa e attivista per la difesa dei diritti umani, esiste un contesto più favorevole per  realizzarlo di fronte al consolidamento della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Carabi (Celac).

Il blocco formato dai 33 paesi indipendenti della regione ha riaffermato nel suo Secondo Vertice svolto nel gennaio scorso a L’Avana - Cuba - il carattere latinoamericano e caraibico di Puerto Rico e l’interesse della comunità al tema dell’Isola, considerato dagli Stati Uniti “ una questione interna".

"Noi ci trovavamo nella situazione del 1971 e del 1982, quando praticamente la Revoluzione Cubana era  sola nella sua lotta per la nostra indipendenza, mentre oggi abbiamo l’appoggio di altri governi”, ha precisato.

Nel 1982, l’Assemblea Generale non approvò la proposta de L’Avana sostenuta dall’allora blocco socialista di presentare il caso di Puerto Rico come un tema di decolonizzazione.

Wilma Reverón Collazo ha segnalato inoltre che: “La risoluzione da approvare oggi include anche altri punti molto importanti, come la liberazione del prigioniero politico Oscar López Rivera, che il mese scorso ha compiuto 33 anni di reclusione nelle carceri nordamericane per le sue idee”,  ha detto.

Secondo la leader del MINH: “Si somma anche la tradizionale domanda a Washington di permettere al popolo di Puerto Rico d’esercitare il suo diritto alla autodeterminazione e che questo paese possa adottare decisioni sovrane per affrontare gli acuti problemi economici e sociali esistenti nell’isola dove per la prima volta la partecipazione al lavoro è scesa del 40%  e pullulano la disoccupazione, la violenza, il narcotraffico, le iniquità e il deterioramento del commercio locale, di fronte all’enorme espansione  delle compagnie statunitensi e da lì l’importanza di superare i limiti coloniali e contare con poteri di decisione propria”, ha sottolineato al finale. (Traduzione GM- Granma Int.)
 

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