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Gli Indipendentisti portano il
caso di Puerto Rico alla ONU
Waldo Mendiluza
Il dibattito sulla decolonizzazione di Puerto
Rico nell’Assemblea Generale della ONU è una
priorità nella lotta per l’indipendenza e
l’autodeterminazione, ha segnalato la
co-presidentessa del Movimento Indipendentista
Nazionale Hostosiano
(MINH), Wilma Reverón Collazo.
“Nonostante decenni di reclami per presentare il
caso dell’isola latinoamericana e caraibica
occupata dagli Stati Uniti dal 1898 non si è mai
riusciti a introdurre la richiesta come tale nel
foro mondiale che riunisce attualmente 193
paesi”, ha affermato in una dichiarazione a
Prensa Latina.
Wilma Reverón Collazo si trova a New York per
partecipare oggi, lunedì 23, alla sessione del
Comitato Speciale di decolonizzazione della ONU,
istanza che ha promosso la discussione del tema
nell’Assemblea.
Quest’anno nuovamente Cuba con l’appoggio di
nazioni come Venezuela, Nicaragua ed Ecuador
sosterrà una risoluzione che ratifica il diritto
inalienabile del popolo di Puerto Rico alla
libera autodeterminazione e indipendenza,
iniziativa simile a quelle approvate dal
Comitato in 32 occasioni.
“La nuova risoluzione insiste nella richiesta
che l’Assemblea Generale esamini in maniera
amplia e in tutti i suoi aspetti la questione
portoricana (boricua,)”, ha sottolineato ancora.
Per l’avvocatessa e attivista per la difesa dei
diritti umani, esiste un contesto più favorevole
per realizzarlo di fronte al consolidamento
della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei
Carabi (Celac).
Il blocco formato dai 33 paesi indipendenti
della regione ha riaffermato nel suo Secondo
Vertice svolto nel gennaio scorso a L’Avana -
Cuba - il carattere latinoamericano e caraibico
di Puerto Rico e l’interesse della comunità al
tema dell’Isola, considerato dagli Stati Uniti “
una questione interna".
"Noi ci trovavamo nella situazione del 1971 e
del 1982, quando praticamente la Revoluzione
Cubana era sola nella sua lotta per la nostra
indipendenza, mentre oggi abbiamo l’appoggio di
altri governi”, ha precisato.
Nel 1982, l’Assemblea Generale non approvò la
proposta de L’Avana sostenuta dall’allora blocco
socialista di presentare il caso di Puerto Rico
come un tema di decolonizzazione.
Wilma Reverón Collazo ha segnalato inoltre che:
“La risoluzione da approvare oggi include anche
altri punti molto importanti, come la
liberazione del prigioniero politico Oscar López
Rivera, che il mese scorso ha compiuto 33 anni
di reclusione nelle carceri nordamericane per le
sue idee”, ha detto.
Secondo la leader del MINH: “Si somma anche la
tradizionale domanda a Washington di permettere
al popolo di Puerto Rico d’esercitare il suo
diritto alla autodeterminazione e che questo
paese possa adottare decisioni sovrane per
affrontare gli acuti problemi economici e
sociali esistenti nell’isola dove per la prima
volta la partecipazione al lavoro è scesa del
40% e pullulano la disoccupazione, la violenza,
il narcotraffico, le iniquità e il
deterioramento del commercio locale, di fronte
all’enorme espansione delle compagnie
statunitensi e da lì l’importanza di superare i
limiti coloniali e contare con poteri di
decisione propria”, ha sottolineato al finale. (Traduzione
GM- Granma Int.)
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